NEW del 26 giugno 2005

 
     

Nucleare : vertice AIEA , confermato direttore ElBaradei
di Mauro Giannini

E' stato riconfermato alla testa del'AIEA l'egiziano Mohamed ElBaradei, ormai al suo terzo mandato. La riconferma del voto di giugno dato dai 35 membri del consiglio dei governatori e' avvenuta oggi per acclamazione ed ha aperto il primo giorno dell'assemblea generale dell'Agenzia Internazionale per l'energia atomica dell'ONU a Vienna.

ElBaradei ha prestato nuovamente giuramento ed ha dichiarato che "l'indipendenza e l'imparzialita' continueranno a guidare" il suo lavoro. Indipendenza e imparzialita' che hanno valso al direttore dell'AIEA l'ostilita' degli USA, che avrebbero voluto sostituirlo con un proprio candidato non dimenticando la posizione decisa di ElBaradei sulla vicenda irachena prima della guerra.

In quell'occasione, il vicepresidente USA Dick Cheney qualifico' come ridicole le dichiarazioni del direttore dell'AIEA sull'assenza di armi di distruzione di massa in Iraq, ed in seguito gli USA misero sotto controllo i telefoni degli uffici dell'agenzia per scoprire supposti favoritismi per l'Iran nella disputa sul nucleare. ElBardei ha avuto ragione nel primo caso, ed e' uscito pulito dal secondo.

Quanto al voto per la direzione dell'AIEA, gli Americani hanno dovuto cedere di fronte alla preponderanza numerica dei consensi al direttore, e l'UE ha svolto poi anche attivita' diplomatica affinche' gli USA non contrastassero il candidato della maggioranza.

Nell'introduzione dei lavori odierni, il rieletto direttore ha detto che lo scopo principale dell'AIEA e' e deve continuare ad essere lo sforzo per la realizzazione della pace. ElBaradei ha anche parlato di "energia per lo sviluppo", dicendo che accanto alla politica di controllo del nucleare occorre pensare alla crescita dei Paesi non industrializzati, ostacolata, ha detto, dalla scarsita' di energia.

Egli ha citato come priorita' l'universalizzazione del protocollo supplementare di non proliferazione, l'espansione delle misure di sicurezza integrate, la normalizzazione delle misure di sicurezza in Iraq, le intese con la Corea del Nord e con l'Iran, e lo studio della natura e dell'estensione delle reti illecite di acquisizione di materiale ed ordigni ucleari.

Speciale pace e diritti

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