NEW del 24 settembre 2005

 
 
       
 

Pera in USA : il meticciato e l'aforisma dei cannibali
di Giulia Alliani

Nemmeno l'ombra di un commento sulla stampa americana, nessuna reazione alle conferenze del presidente del Senato, Marcello Pera, a Yale e a Georgetown.

Solo le notizie di "Italy On Line, Servizio speciale realizzato per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri", che riporta alcuni stralci dei due discorsi pronunciati da Marcello Pera, pubblicati integralmente dal Senato italiano, e altre dichiarazioni di Pera su un incontro con Condoleezza Rice, con la quale il Presidente del Senato sostiene di aver avuto "una lunga e amichevole conversazione" grazie anche al fatto che "la comune esperienza accademica ha facilitato il dialogo sul comune terreno della democrazia e dei diritti".

Il Dipartimento di Stato americano che, tramite i suoi portavoce, riferisce giornalmente sull'attivita' di Condoleezza Rice, e risponde alle domande dei giornalisti, non fa menzione dei colloqui con Pera. Strano. Puo' darsi che il titolo della conferenza tenuta a Washington da Pera, "Liberali, cannibali e cristiani", non fosse tanto indovinato e non abbia incontrato il favore della Rice.

D'altra parte, gli Americani fanno sempre abbastanza attenzione a non usare un linguaggio viziato da pregiudizi etnici o razziali (Ethnically or Racially Biased Language). Alla fine del suo discorso di Washington, Pera ha detto: "E' arrivato finalmente il tempo che spieghi lo strano titolo che ho dato a questo mio intervento", e infatti ha spiegato che "lo scomparso sociologo Martin Hollis inventò un giorno l'aforisma «il liberalismo è per i liberali, il cannibalismo per i cannibali»".

"Quell'aforisma - ha detto Pera - è il riassunto più spiritoso del relativismo che io conosca. Ed esprime bene ciò a cui mi oppongo". Poi ha aggiunto: "Credo che le nostre libertà possano essere promosse anche fuori di casa nostra, e - per continuare con la metafora di Hollis - che sarebbe opportuno convertire ai nostri princìpi anche i cannibali, se ancora ve ne fossero".

"Noi, sia credenti che non, - ha aggiunto Pera - apparteniamo alla tradizione giudaico-cristiana. I nostri atti battesimali ci sono stati impressi su tre colline, il Sinai, il Golgota, l'Acropoli. La nostra civiltà si è formata su tre capitali, Atene, Gerusalemme, Roma. Lì abbiamo imparato i valori della dignità della persona, la fratellanza, l'uguaglianza, la compassione, il rispetto, e tanti altri ancora".

"È vero che oggi, come ieri e ancor più domani, siamo una mescolanza, un intreccio di tante culture. La storia muove i popoli, non li congela in frigorifero. Ma quando vogliamo conoscere la nostra identità, comprendere il nostro ethos e telos, capire perché noi siamo noi, dobbiamo tornare sempre su quelle colline e in quelle capitali. L'Europa oggi questa strada fa fatica a percorrerla. Noi invece dobbiamo imboccarla, se non vogliamo dividerci nelle tribù dei liberali e dei cristiani, mentre i cannibali si mangiano gli uni e gli altri".

Forse la Rice non ha trovato abbastanza spiritoso l'aforisma di Hollis, o magari potrebbe non aver capito bene in quale tribu' Pera intendesse situare lei, Condoleezza.

-----

La risposta di Montaigne (saggio sui cannibali, 1588): "Non vi è nulla di barbaro e di selvaggio in questa nazione, a quanto me ne hanno riferito, ad eccezione del fatto che ciascuno chiama barbarie ciò a cui non è abituato; in verità, difatti, sembra che non abbiamo altra idea della verità e della ragione se non l'esempio e l'idea delle opinioni e usanze del paese dove ci troviamo. Là si trova sempre la perfetta religione, la civiltà perfetta, l'uso perfetto e compiuto di tutte le cose.....
Penso che ci sia più barbarie nel mangiare un uomo vivo, che nel mangiarlo morto, nel lacerare con supplizi e martirii un corpo ancora sensibile, farlo arrostire a poco a poco, farlo mordere o dilaniare dai cani e dai porci (come abbiamo non solo letto, ma visto recentemente, non fra antichi nemici, ma fra vicini e concittadini, e, quel che è peggio, sotto il pretesto della pietà religiosa), che nell’arrostirlo e mangiarlo dopo che è morto".

Speciale immigrazione

___________

NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

 

 

Meticciato: documento sul fascismo e i problemi della razza

Terrorismo: G5, combatterlo, ma distinguere Al Qaida dall'Islam