NEW del 21 luglio 2005

 
 
       
 

Terrorismo : contro la nuova Al Qaida un impegno globale
di Gabriella Mira Marq

Il terrorismo di Al Qaida e' oggi formato da tre gruppi distinti ma collegati, dato che ai due precedenti gruppi si e' aggiunta una nuova generazione di adepti che non lasciano il Paese di residenza (spesso occidentale) ma hanno abbracciato il messaggio della rete di Osama bin Laden. E' uno degli elementi emerso in sede ONU nella discussione internazionale finalizzata alla lotta al terrorismo, discussione che parte al momento soprattutto da Londra.

Il primo ministro britannico Tony Blair ha reso noto che sta pensando di proporre una conferenza sull'estremismo islamico con l'obiettivo di individuare gli strumenti per eliminarlo dalla societa'. I leader musulmani chiedono invece un'inchiesta giudiziaria sulle motivazioni dei quattro attentatori suicidi "cresciuti in casa".

A giudizio di Blair la conferenza internazionale potrebbe verificare le azioni concrete da intraprendere nel mondo per cercare di eliminare gli insegnamenti estremistici "in particolare nelle scuole religiose, note come madrasse". Il premier britannico ha annunciato alla camera dei Comuni i risultati di un suo recente colloquio con il presidente pachistano Pervez Musharraf, che ha mostrato "un reale desiderio" di occuparsi delle madrasse che predicano questo tipo di estremismo.

Il 18 giugno il Consiglio dell'Unione Europea ha adottato alcune linee di condotta contro il terrorismo, ed i 25 hanno dichiarato congiuntamente che l'Unione e' "fermamente determinata" a far si' che fatti come quelli di Madrid e Londra non si ripetano. Il Consiglio ha sottolineato l'importanza delle strutture antiterrorismo per combattere e prevenire il terrorismo internazionale.

Il Consiglio UE - che intende assistere i singoli Stati in questa lotta - ha concordato di mantenere il terrorismo come nodo chiave del suo dialogo con i Paezi terzi ed ha chiamato l'Unione ad intensificare i suoi sforzi per combattere gli estremismi ed il reclutamento di proseliti per il terrorismo, moltiplicando gli sforzi per risolvere i conflitti, fermare l'oppressione, ridurre la poverta' e promuovere il buon governo.

Il Consiglio ritiene importante continuare a sostenere il ruolo centrale dell'ONU e le proposte per una strategia antiterrorismo globale. L'UE lavorera' quindi per assicurarsi che l'Assemblea ONU di settembre riaffermi la condanna unanime agli atti di terrorismo - quali che siano le loro motivazioni - e sottoscriva una Convenzione generale per la soppressione del terrorismo internazionale.

Dal canto suo il Consiglio di Sicurezza dell'ONU ha ribadito la ferma condanna dei recenti eventi terroristici, dagli attacchi mortali di Londra all'assassinio dell'ambasciatore egiziano in Iraq. L'ONU ha invitato tutti gli Stati a lavorare insieme per portare davanti alla giustizia, estradare e perseguire i perpetratori, i mandanti ed i finanziatori degli atti di terrorismo.

Il Consiglio di sicurezza ha riaffermato che il terrorismo "costituisce una delle minacce piu' serie a pace ed a sicurezza globali e che tutti gli atti di terrorismo sono criminali ed ingiustificabili, senza riguardo alle loro motivazioni", come ha detto l'ambasciatore greco Adamantios Vassilakis, che presiede il Consiglio per il mese di luglio, dopo aver ascoltato le relazioni degli esperti dei comitati antiterrorismo dell'ONU.

Gli avvenimenti recenti - ha sottolineato Vassilakis - hanno evidenziato l'urgenza e la necessita' degli sforzi di intensificazione della lotta al terrorismo. E' stata ripetuta la condanna della rete di Al-Qaida e di altri gruppi terroristici. Il Consiglio inoltre ha espresso "grave preoccupazione" per il rischio che i terroristi cerchino di acquistare, produrre, possedere, trasportare, trasferire o usare le armi nucleari, chimiche e biologiche. E' stata a tal fine raccomandata la cooperazione fra i comitati dell'ONU che si occupano di gruppi terroristici e quelli che operano nel campo delle armi di distruzione di massa.

L'ambasciatore César Mayoral, dell'Argentina, presidente del comitato su Al-Qaida e i Talebani, ha detto che il mondo deve affrontare una minaccia di Al-Qaida radicalmente differente dalla minaccia proposta quando per la prima volta era stato imposto un regime di sanzioni. Il terrorismo di Al Qaida, ha detto l'ambasciatore, e' costituito al presente da tre gruppi distinti ma collegati, vale a dire la vecchia direzione di cui i nomi sono ben noti, i combattenti preparatisi negli accampamenti nell'Afghanistan e si laureatisi come terroristi facendo esperienza sul campo ed una nuova generazione crescente di sostenitori che potrebbero non lasciare mai i loro Paesi ma aver abbracciato il messaggio di Al-Qaida.

La danese Ellen Margrethe Løj, presidente del comitato antiterrorismo, ha detto che la sua struttura non e' ancora stata completata. L'ambasciatore rumeno Mihnea Ioan Motoc, presidente del comitato che si occupa delle armi di distruzione di massa ha detto che ad oggi 118 Stati membri hanno presentato il loro rapporto sulla non proliferazione e di questi 50 sono gia' stati esaminati. Mancano all'appello 74 nazioni, che sono state sollecitate a provvedere.

Per quanto riguarda la prevenzione del terrorismo sul piano culturale, lo stesso Kofi Annan aveva fatto sua pochi giorni fa la proposta di Jose' Luis Zapatero di un'"alleanza" occidente-Islam moderato .

Speciale terrorismo con dossier terrorismo islamico

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