NOTIZIARIO del 28 aprile 2005

 
     

Iraq : omicidio deputata , insofferenza per ruolo delle donne
di Lana Sharif*

In Iraq le donne e le ragazze vivono nella costante paura di subire violenza: molte di loro, per questo motivo, hanno dovuto ritirarsi dalla vita pubblica.

Dalla caduta del regime di Saddam, lo sport preferito dei terroristi e dei criminali, oltre le autobombe kamikaze, è anche quello di violentare e uccidere le studentesse.

Proprio alcuni giorni fa la TV satellitare Curda KTV ha mostrato un filmato di un gruppo di terroristi che hanno confessato di aver violentato e ucciso più di 15 ragazze e studentesse nella città di Mossul, che ultimamente è divenuta il teatro dei combattimenti tra le bande dei terroristi e la polizia locale.

Ora l'uccisione della deputata Lame'a Abed Khadawi, membro del partito politico dell'ex premier Iyad Allawi, ieri barbaramente assassinata da un gruppo di terroristi nella sua abitazione a Baghdad. Lame'a era una delle 90 deputate su 275 parlamentari eletti il 30 gennaio scorso.

La donne irachene, Curde, Arabe, Turcomanne ed Assire, hanno avuto un ruolo importante sia nella società irachena sia nella lotta contro la dittatura sanguinaria di Saddam Hussein.

In questi giorni il premier incaricato Al Jafaari sta presentando la lista dei ministri al parlamento, nella lista spiccano i nome di sette donne che avranno dei dicasteri importanti, come quella di Nasrin Berwari, Ministro della Ricostruzione, Suheila dell'Immigrazione, Cuan Massum della Comunicazione.

Senza dubbio ai terroristi e agli integralisti non piace questa nuova realtà delle donne in un nuovo Iraq.

* giornalista Kurda

Speciale pace e diritti umani


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