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NEW del 20 aprile
2005
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Papa
Benedetto XVI : timori per dialogo fra culture e religioni Il nuovo papa Benedetto XVI ha iniziato il suo pontificato oggi promettendo di operare per l'unita' dei Cristiani e di dialogare con le altre religioni e civilta', anche con i non credenti, in un'omelia nella cappella Sistina in cui pero' ha usato il latino, chiaro segno di attaccamento alla tradizione. Egli ha rassicurato con forza sulla sua volonta' di mettere in pratica il Concilio vaticano II. Mentre alcuni sottolineano come Joseph Ratzinger sia stato un insegnante con un buon dialogo con i propri allievi ed affermano che non si tratta di un pontefice conservatore, voci discordanti si sono levate a criticare l'elezione di un conservatore: fautori di una riforma della Chiesa attolica, teologi progressisti, ricercatori scientifici, medici specialisti di AIDS, militanti dei diritti delle donne e degli omosessuali. Fra questi l'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, che ha dichiarato : "avremmo preferito qualcuno piu aperto agli sviluppi piu' recenti del nostro mondo, sulla questione dell'ordinazione (sacerdotale, ndr) delle donne, qualcuno piu' avanti in una posizione piu' sensata sui preservativi e l'AIDS", la malattia che mette a rischio nell'Africa subsahariana 25 milioni di persone. Mentre i cattolici americani hanno accolto l'elezione di Benedetto XVI con prudenza, il presidente americano George W. Bush, cristiano rinato, ha affermato che il nuovo papa e' un uomo "di grande saggezza e cultura" e si e' felicitato con lui. Alcuni fanno rilevare come negli Stati Uniti, durante la campagna elettorale, Ratzinger abbia sollecitato a non votare chi sostiene l'aborto, schierandosi di conseguenza contro Kerry, con vantaggio per Bush. Mentre il teologo progressista Hans Kung ha commentato che l'elezione a Papa e' una sfida personale tale da riservare spesso sorprese e trasformare progressisti in conservatori e viceversa - per cui anche il nuovo pontefice andra' giudicato dopo i primi mesi di pontificato - protestanti e rappresentanti di comunita' islamiche nei Paesi europei si sono mostrati critici o scettici sull'ecumenismo del nuovo Papa. I rappresentanti di diverse comunita' ebraiche hanno invece detto di sperare che il nuovo pontefice prosegua l'azione del suo predecessore Giovanni Paolo II, continuando a trattare come fratelli gli Ebrei.
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