NOTIZIARIO del 19 febbraio 2005

 
     

Informazione : una TV di Stato indipendente dal governo
di Giulia Alliani

Anche il sito web della BBC si e' occupato degli spot trasmessi dalla tv pubblica svedese, uno dei quali, come gia' riportato dal nostro notiziario, delinea un'immagine poco edificante della tv italiana. "Siamo convinti che sia importantissimo avere una televisione completamente libera da utenti pubblicitari, da proprietari, e da pressioni politiche. In una democrazia e' assolutamente necessario avere un'emittente totalmente indipendente" ha dichiarato alla BBC Helga Baagoe, direttore comunicazione SVT.

Il presidente russo Vladimir Putin e il primo ministro italiano Silvio Berlusconi sono le inconsapevoli star della nuova campagna pubblicitaria della tv di Stato svedese. La pubblicita' della SVT, sprezzante nei confronti del rapporto che i due leaders intrattengono con i media, intende mettere in luce l'indipendenza della tv svedese. Uno dei due spot che sono stati trasmessi fa vedere Berlusconi che lancia baci da una serie di schermi televisivi. Un altro e' ugualmente critico del rapporto che intercorre tra Putin e i mezzi di informazione.

Lo spot sull'Italia trasmette stralci provenienti dalla televisione italiana mentre scorre una striscia esplicativa, in sovrimpressione, che dice: "Silvio Berlusconi controlla il 90% dei canali televisivi italiani. E' diventato primo ministro nel 2001 dopo un'intensa campagna televisiva. Subito dopo, una sentenza ha deciso che avrebbe dovuto vendere uno dei suoi canali. In seguito la legge e' stata modificata". Nel frattempo vengono trasmesse alcune sequenze tratte da show televisivi italiani con fanciulle mezze nude.

Un altro simile spot sostiene che Putin controlla tutti i canali televisivi nazionali russi, compreso NTV, l'ultimo canale indipendente, acquistato dallo stato nel 2003, e dichiara che "nel periodo precedente le elezioni presidenziali del 2004 vennero trasmessi soltanto servizi favorevoli a Putin".

Nessuno dei due leader ha commentato la pubblicita', ma gli spettatori svedesi hanno manifestato opinioni contrastanti ed hanno spedito messaggi al sito della televisione.

Alcuni hanno obbiettato che la campagna stessa era una forma di propaganda. Staffan Ingvarsson ha scritto: "E assurdo che un canale della televisione di Stato asserisca di essere libero". E Torbjoern Oeberg, dopo aver detto: "La vostra campagna diffamatoria nei confronti di Russia e Italia e' di un incredibile cattivo gusto, e il paragone e' sospetto", si chiede: "Dove state cercando di andare a parare?".

Altri spettatori si dichiarano, invece, particolarmante compiaciuti, come John Liden, che scrive: "Nei miei 19 anni di vita non mi sono mai sentito tanto orgoglioso di essere svedese come l'altra sera, quando ho visto lo spot sull'Italia. E' stato fantastico vedere ancora volta che vivo in uno dei paesi piu' rigorosi e democratici del mondo".

Il canale svedese, sovvenzionato dallo Stato. sostiene che, con lo spot, vuol mettere in luce la propria indipendenza. Asa Arvidson, portavoce del ministero degli Esteri svedese ha dichiarato al sito della BBC: "Il nostro ambasciatore, Steggan Wrigstad, e' stato convocato, e il governo italiano ha espresso le sue lagnanze per lo spot pubblicitario. L'ambasciatore ha potuto soltanto rispondere che in Svezia i media sono liberi e indipendenti". Il portavoce ha poi aggiunto: "La questione non riguarda in alcun modo il governo. Se vogliono protestare devono farlo con la stazione televisiva".

Helga Baagoe, direttore comunicazione della SVT, ha dichiarato all'agenzia di notizie AFP che la tv svedese non ha ancora ricevuto una protesta ufficiale dall'Italia. La programmazione della SVT e' soggetta a quanto previsto dalla Legge sulla Radio, ai termini contrattuali stabiliti tra la SVT e lo Stato svedese ed alle linee guida di programmazione interna. Il contratto garantisce l'indipendenza della SVT da tutti i gruppi di pressione, politici, commerciali, o di altra natura.

Non e' la prima volta che il governo svedese si trova nella necessita' di spiegare ai rappresentanti di uno stato straniero la netta separazione tra area pubblica e area privata che, in Svezia, come in alcune altre democrazie, viene rigorosamente rispettata. Nel settembre del 2004 era accaduto in occasione dello scambio armamenti/carne di pollo prospettato alla Svezia dal Primo Ministro Thailandese Thaksin Shinawatra.

In quell'occasione il Primo Ministro Goeran Persson aveva spiegato che il Governo svedese non era in grado di concludere un accordo per lo scambio tra aerei da combattimento e carne di pollo cruda. Infatti, per quanto lo avrebbe reso felice la vendita alla Thailandia dei jet JAS 39 Gripen, tuttavia toccava al fabbricante degli aerei, cioe' alla SAAB, e non al governo, negoziare i termini dell'acquisto, accettando eventualmente la carne di pollo al posto del denaro.

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