NOTIZIARIO del 04 febbraio 2005

 
     

Condoleezza Rice in Europa per parlare di Medio Oriente
di Shorsh Surme*

Il segretario di stato USA Condoleezza Rice, dopo la sua nomina, oggi comincia la sua visita in Gran Bretagna, Francia, Germania, Italia, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Israele, Palestina e Turchia.

In questo ultimo Paese, per dire al governo Turco di non interferire nella politica irachena, particolarmente nella questione di Kirkuk, la città curda famosa per i suoi giacimenti petroliferi, che il i dirigenti turchi - in primis i generali - non vogliano che sia annessa al governo regionale curdo. Infatti secondo loro uno stato federale curdo è una minaccia per la stabilità non solo della Turchia ma di tutta la regione: in realtà i Turchi hanno paura della democrazia curda.

Il governo Bush ha attivato una serie di grandi e fitte attività diplomatiche in Europa e Medio Oriente dopo soli due settimane dell'inizio del suo secondo mandato, il che fa pensare che le relazioni tra Stati Uniti e Europa negli ultimi anni non sono state e non sono molto armoniose. In generale si ritiene che gli Stati Uniti sperino di ridurre al più presto possibile le divergenze che riguardano principalmente questioni quali la guerra in Iraq, il processo di pace in Medio Oriente e il problema nucleare in Iran.

La guerra in Iraq aveva provocato una grande tensione tra Europa e Stati Uniti negli ultimi anni. Nel 2003 la Francia e la Germania, che rappresentano la "Vecchia Europa", insieme alla Russia, si opposero fermamente al ricorso alla forza contro l'Iraq da parte degli Stati Uniti senza l'autorizzazione dell'Onu. Lo scontro accanito tra le due parti nel Consiglio di sicurezza dell'Onu ha causato una rottura delle tradizionali relazioni di alleanza tra di loro.

Vale la pena ricordare che fino a qualche giorno prima delle elezioni generali irachene, i Paesi europei erano ancora scettici sui risultati dal voto, ma nonostante le autobomba e i kamikaze i popoli dell'Iraq hanno dimostrato che non per l'amore degli Stati Uniti d'America ma per l'amore di libertà e di pace sono andati in massa a votare per voltare pagina definitivamente.

La seconda questione è quella Palestinese - Israeliana, infatti le posizioni dei Paesi europei e degli Stati Uniti nei confronti della questione sono contrastanti. La posizione degli Stati Uniti, che da anni si dimostrano parziali nei confronti di Israele è sbilanciata, mentre la posizione dei Paesi europei è relativamente equilibrata.

I Paesi europei hanno fornito una gran mole di aiuti e appoggio internazionale alla Palestina e al contempo hanno richiesto la sicurezza di Israele. Prima e dopo la morte dell'ex leader palestinese Arafat, sulla scena internazionale sono state attivamente svolte attività diplomatiche senza precedenti e la comunità internazionale aspettava che il processo di pace in Medio Oriente, fermo da anni, facesse progressi.

Ora, se i Paesi europei riescono ad essere più presenti nelle questioni mediorientali, riusciranno senza dubbio a diventare il mediatore non secondario nel processo di pace in Medioriente.

Un'altra evidente divergenza tra Stati Uniti e Europa consiste nel problema nucleare iraniano. Gli Stati Uniti vorrebbero risolvere il problema con i mezzi militari, invece i paesi europei persistono nell'uso dei mezzi diplomatici come unica possibilita' di soluzione del problema nucleare iraniano e hanno negoziato a lungo con l'Iran, ottenendo le sue risposte positive.

* giornalista kurdo iracheno

Speciale pace e diritti


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