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NOTIZIARIO del 14
ottobre 2004
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Falso
in bilancio : quasi bocciatura della Corte di Giustizia UE La Corte di Giustizia europea si esprimera' presto sulla validita' del falso in bilancio. Nel frattempo l'avvocato generale della Corte di Giustizia ha espresso il suo parere negativo, non vincolante e che non costituisce ancora una sentenza. L'avvocato Juliane Kokott ritiene infatti che "''La pubblicazione di un bilancio falso andrebbe equiparata all'omessa pubblicazione dello stesso e per questo gli Stati dovrebbero prevedere sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive anche per il falso in bilancio". A giudizio dell'avvocato, la nuova legge penale introdotta in Italia, piu' favorevole, e' "in tutto o in parte incompatibile con i precetti del diritto comunitario", per cui i giudici sarebbero tenuti "a disapplicare la legge penale piu' favorevole'' e decidere secondo le norme UE. Anche la Commissione Europea aveva espresso in sostanza lo stesso giudizio, e si e' compiaciuta della sostanziale coincidenza dei pareri, ma l'ultima parola - quella vincolante - spetta alla Corte di Giustizia. La decisione e' attesa con trepidazione, perche' la legge, una delle prime scelte legislative dell'attuale maggioranza di governo, e' stata determinate per risolvere alcuni problemi giudiziari del premier (processo Lentini, per il quale le accuse andarono in prescrizione il giorno prima della sentenza). La procura milanese aveva chiesto nel 2002 alla Corte UE di pronunciarsi sulla legge per il processo SME.
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Consiglio
d'Europa:
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