NOTIZIARIO del 14 ottobre 2004

 
     

Lapidazione : donna incinta condannata a morte in Nigeria
di red

Le autorita' nigeriane hanno reso nota due giorni fa la condanna a morte per lapidazione di un'altra donna incinta a causa di rapporti extraconiugali. Il Tribunale della Sharia che l'ha condannata ha assolto, per mancanza di prove, l'uomo con cui la giovane aveva ammesso la relazione.

Hajara Ibrahim, di 29 anni, divorziata e' rimasta incinta convinta che il suo amante l'avrebbe sposata. La sua sentenza e' stata emessa nello Stato di Bauchi, ma deve essere confermata dal governatore locale per poter essere eseguita. Il giudice ha detto ai carcerieri di prendersi cura della giovane finche' dara' alla luce il suo bambino.

La sentenza di morte di Hajara costituisce la quarta da quando e' stato approvato nello Stato il codice legale della Sharia. Dopo il clamore suscitato dai casi di Amina Lawal e Safiya, graziate, il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo aveva nominato una commissione di studio sulla pena di morte nel suo Paese che pero' non ha ancora dato frutti.

Infatti un mese fa e' stata la volta di Daso Adamu di 26 anni, condannata per rapporti extraconiugali ed anch'essa in attesa di conferma della sentenza. Altre 30 sentenze in attesa di approvazione prevedono invece l'amputazione di un arto per le donne dichiarate colpevoli.

Il consiglio consultivo della Sharia ha esortato il governatore dello Stato a dare l'approvazione per le esecuzioni, oppure di rimandare i condannati liberi, piuttosto che farli languire in prigione.

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