NOTIZIARIO del 13 ottobre 2004

 
     

Giornalisti francesi rapiti in Iraq sarebbero vivi
di red

Si e' tenuta questa mattina a Parigi la quinta riunione dei ministri francesi e dei responsabili parlamentari della maggioranza e dell'opposizione convocata dal premier francese, Jean-Pierre Raffarin, per discutere la sorte degli ostaggi in Iraq, Christian Chesnot e Georges Malbrunot.

Al termine dell'incontro molti responsabili hanno fatto sapere che, secondo le informazioni ottenute dal governo, i due ostaggi francesi sotto sequestro dal 20 agosto insieme alla loro guida Mohammed Al-Jound, sono "in vita" e che sono stati presi "contatti indiretti" con i rapitori.

Lo stesso annuncio e' stato dato anche all'Assemblea Nazionale francese. "Ci sono informazioni che sembrano mostrare (che essi sono in vita), ma non abbiamo alcuna certezza", ha detto una fonte dell'opposizione.

Il segretario nazionale del partito socialista, Francois Hollande, ha sottolineato di non essere andato alla riunione per avere informazioni, ma per avere chiarezza sulle azioni che possono essere intraprese e sulle strade che possono essere usate per ottenere la liberazione degli ostaggi.

Hollande ha insistito sul fatto che "ci sono dei servizi ufficiali, le vie diplomatiche, che siano utilizzate", ed ha accennato ai danni fatti da "gruppi di intermediari non autorizzati, confusionari, che sono venut a perturbare una negoziazione" in corso.

Il riferimento e' all'azione infruttuosa del deputato Didier Julia in Siria, che ha prodotto l'interruzione temporanea delle trattative intraprese dal governo francese.

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