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NOTIZIARIO del 10
ottobre 2004
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Kenneth
Bigley , decapitazione e appello in internet Kenneth Bigley poco prima di essere decapitato, ha lanciato un appello a Tony Blair che e' stato registrato in un video insieme all'esecuzione dell'ostaggio britannico e pubblicato oggi su un sito internet. Nel video - apparentemente autentico - Bigley, che e' stato ucciso in Iraq la scorsa settimana, implora il premier britannico di accettare la richiesta dei suoi rapitori: "Queste persone fanno sul serio. Vi prego, vi prego, date loro cio' che chiedono... vi supplico". In tunica di color arancio, Bigley non nasconde la sua disperazione, parlando seduto davanti a sei uomini armati e con il viso coperto: "ho detto molte cose in piu' occasioni, tutto cio' che posso dire adesso e' che ormai 'e troppo poco tempo". Le sue ultime parole sono volte ai suoi compatrioti e sono un'esortazione a scendere in strada "per chiedere una vita migliore per le donne detenute nella prigione di Abu Ghraib". Uno dei militanti armati legge un breve testo in cui si dice che "il governo britannico non avendo agito seriamente per la liberazione delle nostre sorelle, la sorte di questo britannico malefico passano per la morte", che viene subito dopo eseguita con un coltello mentre gli altri uomini tengono ferma la vittima sessantaduenne. Al grido di "Allah e' grande" la testa e' spiccata dal corpo sullo sfondo di una bandiera che porta le insegne del gruppo di Abu Mussab Al Zarqawi, Tawhid wal Jihad (monoteismo e guerra santa) , vicino ad Al Qaida. Dopo l'esecuzione il gruppo denuncia l'"arroganza" del governo di Blair che aveva un modo chiaro di contattare il gruppo. L'accenno e' forse al fatto che - come affermato oggi dal domenicale Sunday Times - il servizio segreto inglese MI6 avrebbe pagato una somma rilevante a due infiltrati nel gruppo di Al Zarqawi - un siriano ed un iracheno - per favorire la liberazione del prigioniero, che sarebbe riuscita e durata mezz'ora. Il giornale, che cita un sedicente portavoce Abu Ahmad al-Saudi, spiega che Bigley era fuggito vestito con tunica e turbante arabi, ma che e' stato poi ripreso dal gruppo estremista ed ucciso come i suoi complici. La circostanza della fuga non e' stata confermata dal governo britannico. Venerdi' il ministro degli esteri Jack Straw aveva detto che Londra aveva scambiato "messaggi" con i rapitori di Kenneth Bigley attraverso un intermediario ma sempre senza disponibilita' a liberare le prigioniere irachene in Iraq. Nemmeno il video riporta informazioni atte a corroborare l'informazione della fuga temporanea, sebbene possa essere possibile che il terrore di Bigley nel video ed il suo accenno al fatto che il gruppo faccia sul serio siano imputabili all'aver assistito alla punizione dei due uomini che ne avevano favorito la fuga. Bigley era stato rapito - con un ultimatum che chiedeva la liberazione delle donne irachene detenute nelle prigioni di Abu Ghraib e Um Qasr - dal gruppo di al Zarqawi insieme agli americani Eugene Armstrong e Jack Hensley che sono stati decapitati prima di lui.
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Enzo
Baldoni:
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