NOTIZIARIO del 11 novembre 2004

 
     

Costa D'Avorio : media incitano all' odio , denuncia RSF
di red

Reporter senza frontiere denuncia che i media pubblici ivoriani sono diventati ormai i portavoce esclusivi del governo ed uno strumento di organizzazione delle manifestazioni di strada. L’organizzazione richiama i media alla responsabilita' dopo che gli appelli all’odio e le molte informazioni non verificate diffuse dalle loro antenne hanno aggravato le violenze ad Abidjan e dintorni.

"Dopo le devastazioni dei giornali d’opposizioni della settimana scorsa, la radio e la televisione pubblica ivoriana sono le più importanti fonti di informazione per gli abitanti di Abidjan", ha dichiarato Reporter senza frontiere.

"In questo momento di crisi, i giornalisti dovrebbero raddoppiare la vigilanza e la professionalita' - afferma RSF - Ma siamo obbligati a constatare che questo non e' avvenuto nel corso delle violenze del week-end scorso a Abidjan."

L'organizzazione continua constatando che "soprattutto che i media di Stato continuano invece a diffondere informazioni propagandiste e appelli all’odio, malgrado l’invito al ritorno alla normalità lanciato dalle autorita'".

Le autorita' ivoriane affermano di non essere contrarie ai Francesi che, hanno dichiarato "devono restare". Nel frattempo il bilancio delle vittime e' salito negli scontri - a detta del governo invoriano - ad oltre 50 morti fra gli indigeni.

La situazione in Costa D'Avorio era comunque tesa anche prima degli attacchi ai Francesi. In particolare vi erano stati stati attacchi a giornali e giornalisti sia da parte dei ribelli filogovernativi in termini di violenze, sia da parte del governo in termini di censure.

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