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NOTIZIARIO del 29
luglio 2004
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Oggi
anniversario dell' assassinio di Rocco Chinnici
In una delle sue ultime interviste, Chinnici aveva detto: "La cosa peggiore che possa accadere e' essere ucciso. Io non ho paura della morte e, anche se cammino con la scorta, so benissimo che possono colpirmi in ogni momento. Spero che, se dovesse accadere, non succeda nulla agli uomini della mia scorta. Per un Magistrato come me e' normale considerarsi nel mirino delle cosche mafiose. Ma questo non impedisce ne' a me ne' agli altri giudici di continuare a lavorare." E all'eta' di cinquantotto anni il magistrato venne ucciso da un'autobomba in via Pipitone Federico, nel centro di Palermo insieme al maresciallo dei Carabinieri Mario Trapassi, all'appuntato Salvatore Bartolotta ed al portiere Stefano Li Sacchi. Nato a Misilmeri (PA), Chinnici si laureo' in giurisprudenza nel '47 a pieni voti a Palermo. Entro' in Magistratura nel 1952 e fu destinato al Tribunale di Trapani prima ed a Palermo poi, presso l'Ufficio Istruzione del Tribunale, come Giudice Istruttore. Nel novembre 1979, gia' magistrato di Cassazione, fu promosso Consigliere Istruttore presso il Tribunale di Palermo. Andava particolarmente orgoglioso di una affermazione degli investigatori statunitensi, secondo i quali in quel periodo l'Ufficio Istruzione di Palermo era un centro pilota nella lotta alla mafia, ed un esempio per le altre Magistrature d'Italia. Forse per questo fu ucciso dalla mafia, come dieci anni dopo Falcone e Borsellino, che avevano fatto parte del suo gruppo di lavoro. Oggi Rocco Chinnici e' ricordato da una fondazione voluta dalla famiglia e che porta il suo nome, e da numerosi premi contro la cultura mafiosa destinati ai giovani cui dedico' parte del suo tempo con incontri nelle scuole. by www.osservatoriosullalegalita.org _____________ I
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Ambrosoli e gli altri per cui il dovere era liberta' Paolo
Borsellino Falcone
e Borsellino:
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