NOTIZIARIO del 25 luglio 2004

 
     

11 settembre : l' Arabia Saudita finanziò Al Qaeda
di Rico Guillermo

Organizzazioni caritative saudite legate al governo saudita, ma anche altri governi del Golfo arabo potrebbero aver finanziato Al Qaeda prima dell'11 settembre 2001.

Dal rapporto della commissione d'inchiesta USA sugli attentati emerge che la rete terroristica di Bin Laden avrebbe infatti "trovato un terreno fertile per la raccolta di fondi in Arabia Saudita , dove l'estremismo religioso e' frequente e dove le donazioni caritatevoli sono parte integrante della cultura locale e poco controllate".

Il rapporto non esclude che "organizzazioni caritative molto legate al governo saudita abbiano stornato fondi " a favore dei terroristi. Va considerato anche che bin Laden e' di nascita saudita, 15 dei 19 pirati dell'aria che avevano perpetrato gli attentati dell'11 settembre erano sauditi.

Il vicepresidente della commissione Lee Hamilton ha detto nella conferenza stampa di presentazione del rapporto che sono state trovate prove del trasferimento dei fondi ed ha commentato, riguardo ai responsabili delle organizzazioni caritative, "se a loro isaputa o no non lo sappiamo".

Il presidente Thomas Kean ha pero' sottolineato che il regno saudita e' sempre stato a fianco degli Stati Uniti nella lotta contro il terrorismo e che dpo queste rivelazioni sono state prese delle misure di controllo finanziario per evitare eventi simili in futuro. Inoltre Kean ha detto che occorrera' parlarne apertamente con il governo saudita e costruire delle relazioni che vadano al di la' del petrolio.

L'Arabia Saudita e' travagliata da continui attacchi terroristici con morti e feriti sia fra le forze di polizia che fra gli attentatori. Alcuni attacchi sono stati scongiurati con la scoperta di autobombe o di esplosivi prima che venissero usati.

Due grandi attentati nelle zone residenziali hanno invece fatto decine di vittime lo scorso anno, e recentemente la situazione si e' fatta nuovamente critica, tanto che a piu' riprese gli Stati Uniti hanno ritirato i loro diplomatici dalle ambasciate.

Fra gli attentati recenti, il sequestro di alcuni stranieri di cui alcuni furono uccisi. Fra loro il cuoco italiano Antonio Amato. In quell'occasione le forze di polizia ammisero di aver fatto volontariamente fuggire alcuni terroristi, e si giustificarono dicendo di aver creduto che cio' avrebbe salvato la vita agli altri ostaggi.

Dopo che le forze di sicurezza avevano ucciso Abd al-Aziz al-Muqrin, il leader di Al Qaeda in Arabia Saudita, e altri tre uomini forse responsabili della decapitazione dell'ostaggio USA Paul Johnson, il governo ha varato un mese di amnestia per i terroristi.

La speranza di sbloccare la situazione e di ottenere la consegna di Bin Laden si e' pero' rivelata vana, in quanto il mese e' terminato il 22 luglio e le poche trattative in corso con i leader della rete terroristica nella regione sono andate in fumo per il rifiuto del principe Abdallah di prorogare i termini dell'amnistia.

Il piu' grande esportatore di petrolio del mondo non e' pero' l'unico Paese arabo a comparire nel rapporto della commissione sugli attentati dell'11 settembre. La preparazione degli attentati e' comunque costata ai terroristi ben 500000 dollari, secondo i calcoli della Commissione, e secondo il rapporto i terroristi avrebbero chiesto aiuti economici anche agli altri Stati del Golfo.

Nonon sembra tuttavia che altri, oltre all'allora governo talebano in Afghanistan - che a sua volta si finanziava con la vendita dell'oppio - possa aver risposto positivamente alle pressioni. Tuttavia e' possibile che in seno ad alcuni governi arabi vi siano stati singoli simpatizzanti di Bin Laden che abbiano dato il proprio sostegno economico, almeno a detta della commissione d'inchiesta.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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