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NOTIZIARIO del 13
luglio 2004
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Corte
di Giustizia UE boccia la deroga di Ecofin La Corte di Giustizia Europea ha deciso che va annullata la procedura con cui il 25 novembre scorso l'Ecofin ha sostanzialmente derogato per Francia e Germania alle regole comunitarie sancite col patto di stabilita'. L'Ecofin aveva congelato le procedure per disavanzo eccessivo (previste nel patto di stabilita') nei confronti dei due Paesi comunitari, ma la Corte afferma che il Consiglio non puo' modificare le regole senza un'iniziativa della Commissione nell'ambito della procedura per i disavanzi eccessivi. I giudici hanno anche rilevato che le raccomandazioni dei ministri delle Finanze "sono state adottate secondo le modalita' di voto previste per una decisione di intimazione, che sono diverse da quelle previste per l'adozione di raccomandazioni". Pertanto la Corte afferma che "le conclusioni con cui il Consiglio ha sospeso le procedure per i disavanzi eccessivi e modificato le raccomandazioni da esso precedentemente rivolte a ciascuno di tali Stati membri per la correzione del disavanzo eccessivo sono annullate". A giudizio della Corte, il Consiglio "dispone di un potere discrezionale in questo settore, poiche' puo' modificare l'atto raccomandato dalla Commissione in base ad una diversa valutazione dei dati economici, delle misure da adottare e del calendario che lo Stato membro deve rispettare." Tuttavia i giudici hanno sottolineato che il Consiglio non puo' discostarsi dalle norme stabilite dal Trattato nč da quelle che esso stesso si e' imposto nel regolamento e pertanto la Corte ha giudicato ricevibile il ricorso presentato dalla Commissione in quanto "le conclusioni sospendono le procedure per i disavanzi eccessivi in corso e modificano le raccomandazioni precedentemente adottate dal Consiglio". Il regolamento prevede "ipotesi tassative in cui occorre sospendere la procedura per disavanzo eccessivo". Esse si hanno quando, ad esempio, uno Stato membro adotti misure in risposta alle raccomandazioni o all'intimazione che il Consiglio gli ha rivolto oppure quando si ha una sospensione di fatto dovuta al mancato raggiungimento della maggioranza necessaria per adottare una decisione da parte del Consiglio. Ma, evidenziano i magistrati, "le conclusioni del Consiglio subordinano la sospensione al rispetto da parte degli Stati membri interessati dei propri impegni e limitano quindi il potere del Consiglio di procedere ad una intimazione". Quindi la decisione dell'Ecofin - salutata con entusiasmo da alcuni Paesi convinti di una intepretazione pu' elastica del patto di stabilita', mentre Prodi rimarcava la necessita' di fare nuove regole piuttosto che fare deroghe - e' da annullare. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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