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NOTIZIARIO del 18
dicembre 2004
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Diritti
: i ciechi di guerra vincono prima battaglia I ciechi di guerra hanno vinto una prima parte della loro battaglia. La loro esigenza di avere una persona che li aiutasse ad uscire di casa ed affrontare la vita quotidiana il lavoro ed altre incombenze, e' stata inserita per la parte economica nel maxiemedamento alla finanziaria approvato due giorni fa al Senato. I grandi invalidi di guerra, che comprendono anche le persone che in tenera eta' sono state colpite da ordigni bellici delle passate guerre, chiedevano infatti l'assegno sostitutivo dell'accompagnatore militare, aiuto scomparso con la modifica del servizio di leva, giudicando questa una questione di civilta' e di giustizia, un risarcimento morale del Paese per chi era rimasto gravemente danneggiato dalle scelte di politica estera. Massimo Vita, che appunto perse la vista in giovane eta' per l'esplosione in pieno viso di un residuato bellico, si era molto impegnato in questa battaglia - che si e' unita a quelle anticamorra che lo hanno sempre contraddistinto nonostante la sua disabilita' - , ottenendo ascolto solo da alcuni politici e da pochi organi informativi, fra cui il nostro. Oggi, anche a nome del Consiglio Regionale della campania dell'Associazione italiana Ciechi di Guerra, ringrazia l'Onorevole Francesco Brusco, autore del relativo emendamento alla finanziaria alla Camera dei Deputati ripreso al Senato dal Senatore di Forza Italia Fasolino e recepito dal Governo. Occorre ora che la questione si perfezioni con le opportune correzioni procedurali.
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I chiechi di guerra chiedono aiuto
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