NOTIZIARIO del 04 dicembre 2004

 
     

Viaggiatori del sesso e crimine sotteso
di red

L'industria del sesso vede viaggi nei due versi, dai Paesi piu' industrializzati (dire sviluppati in questo caso appare un controsenso) a quelli del terzo e quarto mondo, alla ricerca di una vittima da sfruttare, e viceversa la tratta delle giovani donne che sbarcano in occidente per battere il marciapiede.

Mons. Pietro Monni, osservatore permanente della Santa Sede presso l'organizzazione mondiale del turismo (OMT), e' intervenuto oggi sul tema, definendo il turismo sessuale una "vera e propria piaga sociale", un "terribile fenomeno" dilagato in questi ultimi anni.

L'esponente vaticano, che ha riconosciuto l'impegno dell'OMT nella "lotta allo sfruttamento sessuale dei bambini nel turismo", ha commentato che il diffondersi di questo "perverso commercio e' ormai sempre legato a reati a sfondo pedofilo".

Dalle Nazioni Unite giunge invece il dato inquietante sul traffico di ragazze: sarebbero mezzo milione le donne ogni anno condotte in Europa ed avviate alla prostituzione.

Si tratta di una nuova forma di schiavitu' che caratterizza gli anni Duemila, come commentato al convegno organizzato ieri a Bolzano dal locale Comitato pari opportunita', il cui presidente, Julia Unterberger, ha rilevato che il traffico di donne produce piu' guadagni della somma di quelli ottenuti con il traffico della droga e delle armi.

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