NOTIZIARIO del 30 aprile 2004

 
     

Libertà di stampa : si parla del caso Italia
di Giulia Alliani

In corso di svolgimento oggi a Roma un convegno organizzato dai radicali italiani dal titolo:"IL MONITORAGGIO DELLE DEMOCRAZIE: CONOSCENZA, LIBERTA', STATO DI DIRITTO A PARTIRE DAL CASO ITALIANO".

Fra i relatori anche Adrian Karatnycky (esponente della Freedom House) e Jo Groebel, direttore generale dell'European Institute for the Media, l'istituto che ha eseguito lo studio su cui si e' basato il Parlamento Europeo per censurare la situazione dei media in Italia.

Groebel ha enumerato alcuni possibili criteri adottati nella comunicazione:

  • Mere Facts: i semplici fatti (che tuttavia non sono mai totalmente esenti da parzialita', se non altro perche' lo e' gia' l'inevitabile selezione di quelli da pubblicare)
  • Mission: cioe' il sistema di Lenin. Pubblichiamo solo quello che e' bene il popolo sappia, cioe' quello che vuole il Partito, cioe', nel caso dei nazisti, solo quello che vuole Goebbels
  • Market: si parla e si scrive solo di quello che attira il pubblico, si privilegiano gli argomenti emotivi, di ogni argomento si mettono in evidenza gli aspetti "soft" e "sexy", i particolari personali, i pettegolezzi.

Groebel ha elencato quelle che considera le garanzie fondamentali dell'informazione in una democrazia:

  • la liberta' di informazione (i giornalisti si possono censurare, licenziare, o anche uccidere, a seconda del tasso di democrazia di un paese)
  • l'approccio pluralistico (che si deve estendere a tutte le minoranze) ed, in particolare, il tempo e lo spazio dato ai partiti politici e ai loro candidati nei periodi elettorali (molto gustoso l'esempio russo raccontato per spiegare anche l'importanza del commento: Putin voleva assolutamente vincere le elezioni al primo turno, con il 51%, e ha quindi usato tutti gli strumenti per raggiungere il suo scopo. In tv si vedeva sempre e solo lui, tuttavia bisognava pur dare l'impressione che ci fosse un po' di spazio anche per i concorrenti. L'occasione e' stata fornita dalla messa in onda di un filmato in cui compariva un gruppo di sostenitori di uno dei suoi avversari. Il gruppo era costituito da uomini e donne di aspetto piuttosto gradevole, le cui parole non si sono sentite, tuttavia un commento fuori campo li definiva come "lesbiche e omosessuali maschi", categorie che l'opinione pubblica e la cultura russa vedono in modo molto negativo)
  • la possibilita' di un foro aperto a tutte le componenti anche per quanto riguarda i programmi di intrattenimento, perche' e' l'intrattenimento che trasmette l'immagine dell'uomo nel mondo, la cultura, le mode e il modo di vivere di un Paese
  • l'offerta di formazione post-scolastica con la partecipazione dei cittadini
  • l'innovazione, culturale e politica, e la loro diffusione promossa dai mass-media non dipendenti dal mercato.

Groebel ha parlato anche della minaccia costituita dalla concentrazione dei mezzi di comunicazione, soprattutto nell'ambito dei media seguiti dal grosso pubblico. Secondo lui, giustamente, non si puo' parlare di liberta' e democrazia se le critiche sono relegate ai media di nicchia, letti o visti da categorie ristrette. Il tasso di democrazia si calcola sulle informazioni alle quali puo'accedere facilmente tutta la popolazione.

La gravissima novita' italiana, che ha costituito una sorpresa per l'Europa, - ha sottolineato Groebel -e' stata data dal raggiungimento del potere politico ottenuto grazie alla combinazione del potere economico e mediatico concentrati in una sola persona.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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lo speciale informazione con il rapporto OSCE sull'Italia