NOTIZIARIO del 24 agosto 2004

 
     

Il Giappone estrada Bobby Fischer negli USA
di red

Il ministro giapponese della Giustizia ha rigettato martedi' la domanda d'asilo politico per Bobby Fischer , il noto campione di scacchi che cercava di evitare l'estradizione verso gli Stati Uniti.

Fisher , 61 anni , era ricercato dalle autorita' di Washington per violazione delle sanzioni internazionali contro l'ex Jugoslavia per aver giocato nel 1992 in Serbia-Montenegro una rivincita con il suo avversario di sempre, Spassky, con in palio tre milioni di dollari.

Era stato arrestato a Tokio il 13 giugno per invalidita' del suo passaporto americano, mentre si imbarcava per le Filippine.

Una collega giapponese, Miyoko Watai , 59 anni, per quattro volte campionessa giapponese di scacchi, ha cercato di evitarne l'estradizione dichiarando la sua volonta' di sposarlo presto e dicendo che si trattava della conclusione di 4 anni di convivenza a chi lo considerava un espediente.

Anche Boris Spassky, che aveva rivolto un appello al presidente Usa George W. Bush affinchè mostrasse "generosità e perdono" nei confronti dell'ex collega di scacchi.

L'avvocato di Fischer, Masako Suzuki, aveva scritto al segretario di stato Usa Colin Powell chiedendo che Fischer potesse rinunciare alla sua nazionalita', come sollecitato da lui stesso in una telefonata all'ambasciata americana a Tokyo, ma fonti del dipartimento di Stato americano avevano ribattuto che la rinuncia alla cittadinanza americana non avrebbe comportato l'estinzione dei reati di cui e' accusato negli USA.

Per parte loro, le autorita' giudiziarie giapponesi hanno fatto sapere che non consideravano il matrimonio con una cittadina locale un motivo sufficiente per evitare l'espulsione, ed infatti la decisione portera' Fischer davanti alla giustizia statunitense.

Un portavoce giapponese ha comunque rifiutato di dire quando l'ex campione sara' estradato.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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