NOTIZIARIO del 20 agosto 2004

 
     

Iraq : Iran e Siria chiedono incontro su crisi Najaf
di red

L'Iran e la Siria si sono appellati ai Paesi confinanti con l'Iraq per convocare una riunione d'urgenza sulla crisi a Najaf.

Si ignora al momento se tale incontro avra' davvero luogo, anche perche' cio' dipendera' dagli avvenimenti in Iraq, ma questo appello riflette la grande inquietitudine in Medio Oriente sulla violenza nella citta' sciita.

Kamal Kharrazi, il ministro degli affari esteri dell'Iran, ha proposto il summit due giorni fa in una conversazione telefonica con il suo omologo giordano Marwan Muasher, come precisato dall'agenzia ufficiale iraniana IRNA.

I vicini dell'Iraq - Giordania, Siria, Turchia, Iran, Arabia Saudita e Kuwait - cosi' come Paesi limitrofi quali l'Egitto, si incontrano regolarmente dall'inizio della guerra in Iraq da parte della coalizione a guida USA che ha rovesciato Saddam Hussein.

Giovedi' il segretario generale della Lega Araba Amr Moussa aveva chiesto la fine immediata delle operazioni militari a Najaf e di risparmiare i civili iracheni. La Lega araba o singoli Paesi membri si erano anche pronunciati in altre occasioni sulle vicende irachene.

Dopo i massacri di civili da parte dell'aviazione americana il re saudita aveva levato proteste e condanne e chiesto la cessazione delle uccisioni ai danni dei "fratelli iracheni". Una condanna nei confronti delle uccisioni di civili era anche stata espressa dall'intera Lega Araba, condanna reiterata in occasione della decapitazione dell'americano Johnson in Arabia Saudita, con riferimento particolare al metodo della decapitazione.

Giordania, Siria, Iran e Arabia Saudita hanno anche fornito armi al nuovo governo ad interim dell'Iraq e si sono dette disponibili, insieme al Marocco ed altri Paesi anche dell'estremo Oriente, a far parte di una forza musulmana di pace nel Paese travagliato.

La proposta, avanzata dall'Arabia Saudita, ed accolta positivamente da piu' parti, era stata accettata con alcune cautele da Colin Powell. Il passaggio di consegne ad un esercito islamico sotto l'egida dell'ONU - che sarebbe ben visto dalla popolazione irachena - non e' nei piani della Casa Bianca, che non e' disposta a rinunciare alla direzione delle operazioni militari in Iraq

L'amministrazione Bush non vede poi di buon occhio quella che considera un'ingerenza dell'Iran - Paese che si sospetta dotato anche di armi atomiche - ed il governo Allawi ha accusato Teheran di infiltrazioni nella guerriglia irachena. Alcuni Iraniani trovati sul suolo iracheno sono stati arrestati ed in parte rimpatriati.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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