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NOTIZIARIO del 18
marzo 2004
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18/3 Malasanita': 10 morti, una condanna e mille polemiche per l'epidemia di epatite (di red) Polemiche e richieste di scuse a distanza di pochi giorni dalla condanna in appello a un anno e quattro mesi di reclusione per omicidio colposo plurimo dell'ematologo di fama internazionale Guido Lucarelli. Lo specialista e' stato riconosciuto colpevole della morte di nove pazienti, ricoverati nel suo reparto a Pesaro, a causa di un'epidemia fulminante di epatite B. In primo grado era stato assolto. Dopo la condanna Lucarelli aveva commentato: "Sono tranquillo perché so quello che è successo, so chi è stato ma non posso dirlo perché non ho le prove" e ribadito che l'epidemia fulminante del virus scoppiò a causa di "una tattica intenzionale". Il tribunale d'appello di Ancona ha tuttavia stabilito diversamente, e ritengono sia stata fatta giustizia gli amici di Claudio Guiducci, il portantino accusato di essere l'untore da testimonianze contraddittorie e imprecise, e che per l'angoscia si tolse la vita. Accanto alla soddisfazione per il passo fatto sulla via della chiarezza, viene pero' lamentata la "pelosa solidarietà al condannato" e vengono ricordate le vittime. "L’assoluzione di Lucarelli da parte del giudice Andreucci - dicono ancora gli amici di Claudio Guiducci riferendosi al processo di primo grado - si basava sull’ipotesi mostruosa del sabotaggio, un’ ipotesi costruita grazie ad una massiccia campagna di disinformazione, sui media locali e nazionali" e denunciano: "Le analisi illegali a cui è stato sottoposto Claudio, e soprattutto la loro divulgazione a mezzo stampa lo hanno sbattuto in prima pagina. Questo era il clima che questi signori avevano creato attorno a Claudio, costringendolo ad urlare la propria innocenza da una stanzetta di un seminterrato dell’ospedale e a firmarla con il proprio sangue." Cosi' come altre associazioni avevano gia' fatto all'epoca, gli amici del portantino, anch'egli vittima di questa vicenda, commentano: "La città deve riflettere su quanto è accaduto in questi anni; dietro “le coperture” della vicenda epatite-killer si sono coagulati interessi economici enormi, interessi di pochi che nulla hanno a che fare con la malattia, il dolore, vita dei cittadini" ed infine annunciano una conferenza stampa per domani, soggiungendo che "Adesso è ora di chiederle scusa cominciando da Claudio". Ieri all'ospedale Cardarelli di Napoli si e' invece tenuta una conferenza stampa promossa da alcune associazioni, fra cui Aiutogiustizia, per evindenziare i casi di buona sanita' e quelli di malasanita'. In particolare Aiutogiustizia porta avanti da anni una battaglia sulle tragiche vicende di decessi di bambini e ragazzi in sala operatoria, sottolineandone le particolari circostanze e chiedendo misure di prevenzione. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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