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NOTIZIARIO del 15
marzo 2004
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15/3 Manifestazioni per la pace e contro il terrorismo : divergenze e polemiche (di Red) Discussioni, polemiche, ordini e contrordini per le manifestazioni nazionali, quella per la pace del 20 marzo (gia' prevista da mesi in concomitanza con quelle che si terranno in tutto il mondo) e quella del 18, promossa dall'ANCI per dichiarare condanna al terrorismo. Berlusconi assicura la sua presenza il 18, ma invita l'opposizione a disertare la manifestazione del 20 ed a prendere una diversa posizione sulla presenza italiana in Iraq. La tesi e' che non puo' coesistere opposizione al terrorismo e contrarieta' alla guerra. E' evidente che cio' sarebbe in contraddizione con le tesi che giustificano la presenza di militari italiani in Iraq. Replica Boselli, in maniera piuttosto sbrigativa. Bertinotti non vuole invece marciare al fianco di Berlusconi, la Margherita conferma la sua presenza ad entrambe le manifestazioni. La societa' civile, forse un po' esterrefatta che si possa discutere anche per una cosa cosi' palese come il rifiuto ad ogni violenza, si prepara invece a sfilare in corteo. Ma certo dietro l'atteggiamento di Berlusconi vi e' anche la consapevolezza delle motivazioni che hanno spinto le associazioni no global ad indire (e gli altri movimenti della societa' civile ad aderire) la manifestazione del 20. In un documento diffuso dai promotori delle iniziative locali a sostegno dell'incontro del 20 a Roma si legge infatti: "Il governo Berlusconi ha posto l'Italia al fianco dei paesi belligeranti, ha inviato truppe italiane agli ordini delle potenze occupanti, ha coinvolto il nostro paese in una sciagurata guerra neocoloniale." E ancora: "L'avventura militare irachena s'inserisce nel quadro generale di guerra degli ultimi anni....l'intervento armato, lontano dal risolvere i problemi, continua a produrre morte, destabilizzazione politica e oppressione sociale...... le potenze occupanti attraverso il plenipotenziario Bremer e l'azione militare esercitano pesantissime ingerenze sul processo di restituzione della sovranità agli iracheni, mentre sia la privatizzazione del sistema produttivo, sia l'appalto della ricostruzione alle multinazionali dei paesi aggressori minano alla base le possibilità di autogoverno." Intanto prosegue il suo cammino verso l'incontro del 20 e verso Roma la carovana della pace. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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