NOTIZIARIO del 8 marzo 2004

 
     

08/3 Iraq: alla ricerca di prove contro Saddam, mentre si spara sulla Costituzione

(di red) Nell'impegno di raccogliere prove contro Saddam Hussein ai fini del processo, un team di ufficiali del dipartimento di giustizia USA e' giunto in Iraq questo finesettimana. Il gruppo include 50 fra investigatori, procuratori e personale amministrativo di varie entita' del ministero della giustizia, inclusa l'FBI e la divisione antidroga.

Ufficialmente il ruolo di questi tecnici e' aiutare gli Iracheni a trovare potenziali prove per il processo per crimini di guerra contro Saddam e i suoi ufficiali. Gli ufficiali USA fanno notare che non vi e' stato in Iraq un vero sistema giudiziario per 30 anni e quindi il gruppo potra' anche dare utili insegnamenti agli indigeni.

Intanto ieri alcuni missili hanno colpito un edificio nei pressi del luogo dove oggi dovrebbe essere sottoscritta la Costituzione ad interim irachena. Questa la notizia data da un ufficiale statunitense di alto grado.

I missili sono esplosi nella cosiddetta Zona Verde, il quartier generale dell'autorita' provvisoria della coalizione, a 400 metri dall'hotel Al-Rashid Hotel. Dall'altro lato della strada vi e' il centro congressi dove sara' apposta la storica firma.

La cerimonia era stata ritardata di una settimana circa con la scusa dei due attentati verificatisi durante le cerimonie religiose che avevano prodotto centinaia fra morti e feriti, ma vi erano in realta' disaccordi su aspetti religiosi inseriti nel documento.

"Ci sono differenti opinioni fra noi - ha detto Sayed Mohammed Hussein Bahrululum, figlio del presidente dell'IGC Mohammed Bahrululum - ma siamo disponibili a cercare di comprendere. Continueremo con la firma ad interim senza apportarvi alcun cambiamento."

Il punto piu' controverso e' quello che prevede che se i due terzi dei votanti in una delle tre province rigetta la costituzione permanente, cosa che potrebbe avvenire nei prossimi mesi, essa non potra' avere alcun effetto se non sara' revisionata.

Le tre province curde vogliono piu' autonomia di quanto la maggioranza sciita voglia concedere, e percio' si guarda all'approvazione delle guide spirituali Mohammed Ishak Sayed, Mohammed Said Al-Hakim ed il Grande Ayatollah Sayed Ali al-Sistani.

Sistani ha delle riserve, ma a detta di alcuni cio' non costituisce un ostacolo. Sistani vorrebbe pero' che le elezioni avvenissero prima possibile. Paul Bremer lascia aperta la possibilita' di un altro ritardo.

by Bollettino Osservatorio

___________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE