NOTIZIARIO del 2 marzo 2004

 
     

02/3 Cirio e Parmalat pagavano clan camorristi. Roma chiede trasferimento degli atti milanesi su caso Cirio

(di red) Un'inchiesta della DDA di Napoli ha svelato che due clan della camorra avevano imposto il monopolio della vendita dei marchi Cirio e Parmalat nel Casertano. L'inchiesta si fonda anche su alcune intercettazioni telefoniche tra vertici dei clan e dirigenti della Cirio e della Parmalat.

Durante una conferenza stampa - cui ha partecipato il procuratore Nazionale Antimafia, Pierluigi Vigna - gli inquirenti hanno detto di aver accertato che le aziende Cirio e Parmalat versavano ai clan tangenti per 400 milioni di vecchie lire all'anno.

18 persone sono state gia' arrestate e diverse aziende concessionarie sono sotto sequestro. e quindi sulla vicenda saranno interrogati in qualità di testimoni anche Calisto Tanzi e Sergio Cragnotti.

La situazione sul mercato dei marchi del gruppo Parmalat in Campania e' stata definita dagli inquirenti come "abnorme e dominante nel settore della vendita del latte" ed infatti negli anni '90 l'Autorità Garante per la concorrenza aveva imposto la cessione di alcuni marchi del gruppo Parmalat.

Intanto, dopo che la Cassazione ha confermato la competenza di Milano su una parte del caso Parmalat che si cercava di concentrare a Parma, la Procura di Roma ha chiesto a quella milanese il trasferimento degli atti per conflitto di competenza dell'inchiesta sulla vicenda Cirio.

A Roma sono stati iscritti nel registro degli indagati Sergio Cragnotti, il suo avvocato Riccardo Bianchini Riccardi, ed altri. Per tutti il reato ipotizzato e' associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Nel registro degli indagati di Milano sono state invece iscritte per il reato di riciclaggio altre cinque persone, tra le quali l'imprenditore Carlo Ronchi e il finanziere brasiliano Mario Garnero.

by Bollettino Osservatorio

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