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NOTIZIARIO del 19
febbraio 2004
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19/2 Riforme: rimandata la discussione sull'immunita'. Rivolta nella CdL sul Senato federale ma arriva l'accordo. (di red) Il Senato ha respinto gli emendamenti alle riforme riguardanti il Lodo Schifani ed il tema dell'immunita' sara' ridiscusso in occasione dell'esame di una apposita legge ora al vaglio della Commissione. Gli emendamenti respinti sul lodo reintroducevano l'autorizzazione a procedere ma ponevano in Costituzione il Lodo Schifani tenendo conto dei rilievi della Corte costituzionale. Su entrambe le proposte l'opposizione aveva presentato sub-emendamenti che ne cassavano parti importanti, suscitando un acre commento socialista: "su questo tema ancora troppi fanno demagogia e populismo rincorrendo il giustizialismo di maniera". L'UdC contestava invece alcune riforme proposte dalla maggioranza riguardo al Senato federale. I senatori del partito hanno presentato ieri un sub-emendamento contro la contemporaneita' delle elezioni per il Senato federale con quelle dei Consigli regionali prevista dall'emendamento del relatore Francesco D'Onofrio - capogruppo dell'UdC al Senato - e dall'accordo della maggioranza. Sempre ieri, alla scadenza dei termini per presentare proposte di modifica all'emendamento D'Onofrio, una trentina di senatori, quasi tutti dell'Udc pił alcuni di An e Forza Italia, hanno depositato due sub-emendamenti che eliminano anche la riduzione del numero dei futuri senatori da 315 a 200. Il sen. Ronconi, promotore della proposta, ha spiegato che "se passasse il principio della contestualita' avremmo dei senatori legati alla vita dei Consigli regionali e in modo non paritario ai Governatori. In pił ci sarebbe un elemento clamoroso: gli statuti che le Regioni si stanno dando prevedono meccanismi diversi per lo scioglimento del Consiglio; avremmo allora i senatori legati ai diversi statuti di regione, senza una norma unitaria". Fra l'altro i senatori eletti nella circoscrizione esteri durerebbero invece sempre cinque anni. Ronconi definisce il Senato frutto della riforma "un'accozzaglia totale ". Anche il centrosinistra condivide l'appunto sulla contestualita'. Vi era' pero' per la maggioranza l'ombra di una crisi di governo, dato che la Lega sostiene il punto contestato. Infatti a tarda notte si e' trovato l'accordo all'interno della maggioranza anche sui punti oggetto di contesa, con l'approvazione del documento di verifica. Nel documento si conferma la scelta del voto contestuale per il Senato federale e le Regioni ma si prevede anche l'impegno di varare la legge sul conflitto d'interessi, come chiesto dall'UdC. Tra le novita' vi sarebbe una formulazione pił sfumata della separazione tra giudici e pubblici ministeri evitando modifiche ai concorsi. Rimarrebbe la cosiddetta norma "salvaPreviti", mentre l'abolizione dei reati d'opinione chiesta dalla Lega sara' affrontata in futuro. by Bollettino Osservatorio ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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