10/2 Diritti umani in Colombia: contestazioni a Bruxelles e una mozione alla Camera a Roma

(di Elisa Mabrito) E' stato firmato oggi a Bruxelles un accordo di cooperazione tra Colombia ed Europol contro il crimine transnazionale. A sottoscrivere il trattato lo stesso presidente colombiano Alvaro Uribe, la cui visita ha scatenato manifestazioni di protesta nelle piazze contro la politica dei diritti umani nel Paese sudamericano.

In particolare si contesta al governo colombiano l'impunita' di cui godono le milizie paramilitari ed il rifiuto a negoziare la liberazione di Ingrid Betancourt - l'esponente politico rapito due anni fa proprio dalle Farc - e di altri tremila prigionieri non allineati alle direttive del presidente Uribe. Uribe conferma invece con forza le sue rigide posizioni e chiede invece all'Europa aiuti economici e sostegno politico nella lotta contro la guerriglia delle Farc.

"L'Europa ci può aiutare molto con i laboratori di pace - ha detto Uribe - Ma mentre l'Europa ci aiuta a finanziarli, la guerriglia costituisce dei laboratori di droga. Mentre l'Europa ci aiuta, per esempio a sviluppare dei programmi sociali, la guerriglia li boicotta." 170mila ettari del territorio colombiano sono coltivati con piante da droga.

Non e' chiaro come intende muoversi l'Europa, ma il 23 febbraio in Italia la Camera dei deputati discutera' una mozione sottoscritta da oltre 60 parlamentari di ogni schieramento politico che chiede al governo italiano di attivarsi con le opportune iniziative politiche e diplomatiche, a livello internazionale, affinché siano riprese le trattative tra il Governo colombiano ed i guerriglieri e si giunga ad uno scambio di prigionieri a fini umanitari.

La mozione sara' votata il 24 febbraio , e in concomitanza avra' luogo a Roma una manifestazione di solidarieta' con Ingrid Betancourt. L'incontro e' previsto in piazza Montecitorio dalle 11 alle 13.

by Bollettino Osservatorio

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