NOTIZIARIO del 1 febbraio 2004

 
     

1/2 La satira viene assolta, ma c'e' chi denuncia che i media sono malati.

(di red) Diverse le reazioni alle notizie legali riguardanti due spettacoli di satira recentemente nel mirino. Si tratta de L'Anomalo bicefalo di Dario Fo e Franca Rame e di Raiot, la rasmissione televisiva di sabina Guzzanti censurata dalla RAI.

Per la seconda e' stata chiesta l'archiviazione dalla procura della repubblica di Milano, perche' i fatti raccontati nella puntata incriminata erano veri. Per l'anomalo bicefalo, che la produzione televisiva francese aveva bloccato a seguito di una querela di Marcello Dell'Utri, i cui atti processuali erano citati, la situazione si era sbloccata e la piece teatrale era andata regolarmente in onda all'interno di Atlantide tv, ospite del canale satellitare Planet.

In una lettera del 31 gennaio a Il Foglio Marcello Dell'Utri precisava di non aver voluto impedire l'andata in onda della rasmissione, ma di essersi limitato a chiedere il risarcimento del danno. Il parlamentare aggiungeva di compiacersi dell'avvenuta trasmissione, perche' cio' avrebbe aumentato il potenziale danno in caso il magistrato gli desse ragione.

Esultanza fra girotondi e movimenti per l'evolversi positivo delle due vicende, ma non altrettanto soddisfatti si dicono Giulietto Chiesa, don Luigi Ciotti, Gino Strada e padre Alex Zanotelli, i quali, in una nota congiunta, affermano che "dal dopoguerra, l'Italia non ha mai vissuto una situazione così grave come questa: è la sua stessa democrazia ad esserne minacciata." .

I quattro ritengono evidentemente che i recenti episodi non cambino la situazione dei media che, ricordano, e' gia' stata denunciata dall'OSCE: "Mai come oggi l' informazione è stata così censurata, faziosa, unilaterale. Una colossale mistificazione impedisce a milioni di persone ogni seria reazione critica. In queste condizioni un vero dibattito politico e culturale è reso impossibile".

Ricordando l'imminente approvazione della legge Gasparri, lamentano invece l'inadeguatezza delle posizioni espresse dalle istituzioni italiane: "Tutto ciò avviene senza una seria e incalzante opposizione parlamentare." I firmatari della nota concludono con una esortazione: "Dobbiamo tutti lavorare insieme per costruire un'alternativa concreta al monopolio informativo e ridare forza alla democrazia del nostro paese.".

by Bollettino Osservatorio

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