NOTIZIARIO del 28 gennaio 2004

 
     

28/1 UE: un'unica Costituzione ma stipendi diversi

(di Rico Guillermo) La presidenza irlandese dell'Unione UE intende arrivare ad un accordo sulla Costituzione europea nei prossimi mesi, e pertanto ha rilanciato lunedi' i negoziati. Al termine di un incontro al vertice, l'Irlanda ha ricevuto dal Consiglio europeo l'incarico di consultare gli altri stati membri sul modo migliore di proseguire i negoziati, e di presentare un rapporto per marzo.

Da piu' parti c'e' un invito a superare egoismi e posizioni rigide e la speranza di giungere presto ad una stesura definitiva del documento. Il ministro degli esteri irlandese Brian Cowen ha dichiarato che sfide importanti come quelle di Iraq, Afghanistan e Medio Oriente attendono l'Europa, e "non possiamo continuare a dedicare tutte le nostre energie alla Costituzione".

Intanto i ministri degli esteri europei di Germania, Francia, Svezia e Austria hanno posto il veto sulla proposta dell'europarlamento di armonizzare i compensi dei parlamentari. Oggi gli europarlamentari percepiscono in genere gli stessi emolumenti dei parlamentari della propria nazione e i piu' pagati sono gli Italiani. La proposta prevedeva invece che gli venissero a guadagnare la meta' dei giudici della Corte europea di giustizia, ovvero circa 9 mila euro lordi mensili.

La scelta di negare gli aumenti, dicono i ministri dei Paesi che con la riforma avrebbero un aumento degli stipendi, e' coerente con i tagli alle spese richiesti dai singoli governi ai cittadini. Tuttavia con l'allargamento dell'Unione le disparità si aggraveranno. Basti pensare che i rappresentanti polacchi percepiranno meno di 600 euro. Per questo il nuovo europarlamento, a giugno, discutera' nuovamente il problema.

by Bollettino Osservatorio

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