NOTIZIARIO del 23 gennaio 2004

 
     

23/1 Cirio: rogatoria in Svizzera; Parmalat: Berlusconi, e' una grande truffa ma norme esistenti vanno bene.

(di Rico Guillermo) Utilizzando lo strumento delle rogatorie internazionali la procura di Milano, che - come quella di Roma - sta indagando sul crack Cirio, ha potuto ottenere dalla Svizzera documenti sulle operazioni effettuate in Lussemburgo, Olanda, Brasile, Sud Africa e Bahamas. Cio' ha permesso di evitare richieste specifiche in tutti i Paesi interessati. Il Sole 24 ore di oggi descrive un quadro che fa pensare ad una sorta di catena di "riciclaggio" del denaro fra le varie societa' estere collegate al gruppo.

E' possibile che Cragnotti presenti ricorso contro la rogatoria, ma fino ad oggi ha collaborato con gli inquirenti. Sembra anzi che voglia fare dichiarazioni a proposito del passaggio di proprietà della società Eurolat dal gruppo Cragnotti alla Parmalat, per dimostrare la congruita' del prezzo. Il pubblico ministero Francesco Greco, che indaga sullo scandalo Parmalat, ha invece smentito questa mattina che ci siano anche delle banche o altre istituzioni finanziarie fra gli indagati.

Intanto lunedi' sara' esaminato alla camera il decreto salva-Parmalat, dove gia' sembra che sia prevista qualche modifica. A quanto riporta l'ANSA sarebbe prevista la possibilità di un concordato per soddisfare i creditori "anche mediante forme diverse dal pagamento in denaro" in determinate condizioni.

Il premier, Silvio Berlusconi, parlando ieri del caso Parmalat ha detto che "i risparmiatori hanno ragione a protestare, perché si è trattato di un'opera d'arte nel settore delle truffe", ma ha aggiunto di ritenere che "le attuali pene siano sufficienti a disincentivare chi volesse commettere reati simili." Il chiaro riferimento e' al falso in bilancio. Berlusconi ha anche commentato che non è giusto "fare una caccia alle streghe".

by Bollettino Osservatorio

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