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NOTIZIARIO del 23
novembre 2004
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Terremoto
in Irpinia 24 anni fa e diritti costituzionali Gentile redazione, sono passati ormai 24 anni dal terremoto dell'Irpinia dell'80, che proprio in data 23 novembre causò la morte di 3000 persone ed il crollo di interi paesi, mettendo per strada e nei container (giunti via via) centinaia di migliaia di persone. Tuttavia i lavori di ricostruzione sono ancora in alto mare, e si dice che mancano i soldi. Poi leggo sul vostro sito che invece la Parmalat dopo il terremoto ebbe i fondi per costruire a Nusco uno stabilimento per 80 lavoratori, e leggo altrove che la camorra, come le varie mafie, gestisce appalti miliardari, e mi accorgo che qualcosa mi sfugge (ma sfugge a me o ad altri?). In questi giorni in cui in Campania la gente muore per mano mafiosa, non viene in mente a nessuno che certe situazioni sono dovute alla presenza della camorra e ad una gestione degli appalti non limpida, e viceversa che la camorra permanga forte e attiva anche grazie a situazioni come questa? Se la gente avverte l'assenza dello Stato (magari presente con miliardi che prendono però strane strade) a che santo deve votarsi? E quelli che non lo fanno, riescono a riottenere ciò che era loro? Io non sono irpino, ma allora frequentavo l'universita' di Napoli, e ricordo con affetto e stima alcuni colleghi di Muro Lucano e paesi limitrofi cui il terremoto spazzo' via la casa: tutta brava gente, figli di contadini desiderosi di riscatto ed impegnati con le maniche rimboccate a conquistarlo. Non so se il diritto alla casa ed il diritto alla sicurezza sono fra i diritti civili che difendete, ma credo che siano diritti costituzionali che lo Stato stesso dovrebbe rispettare e far rispettare. Altro intervento: Napoli e camorra by www.osservatoriosullalegalita.org _____________ I
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