NOTIZIARIO del 3 marzo 2003

 
     

Pomicino, perche' tante critiche?

Nell'articolo di Roberto De Luca sul Bollettino dell'1 marzo, leggo diverse considerazioni negative su Pomicino e la resistenza di qualche politico del centrosinistra al suo ritorno.

Ma non mi sembra che abbia commesso reati e fatto gran che di male, oltre ad essere un esemplare della tanto esecrata prima repubblica, e di quel po' che ha fatto potrebbe essersi pentito, o no?

Carlo Cascone

Lasciamo la risposta allo stesso Cirino Pomicino, stralciando i brani di sue interviste recenti in tema:

"Mi sono sempre riconosciuto colpevole di illecito finanziamento. Era il sistema generale, e lo è ancora. .......... Ho una sola condanna (passata in giudicato, ndr) : per i fondi Enimont, 5 miliardi della famiglia Ferruzzi che consegnai senza toccarli alla corrente. Per fortuna, erano in Cct e sono stati ritrovati fino all’ultima lira. Mi chiedo spesso: Ciriaco De Mita le faceva gratis, le stesse campagne elettorali? E tutti quelli che sono stati risparmiati?"

"La sinistra proprio dieci anni fa si consegnò ai poteri economici e - da allora - non ha più una politica. Scomparvero tutti i partiti storici. Arrivò Sua Emittenza e fu eliminato Craxi, con la complicità di due traditori.." I nomi? «Il capo dello Stato Oscar Luigi Scalfaro e il presidente del Consiglio Giuliano Amato che, nel marzo del 1993.... ritirarono la firma e la fiducia a quello che voi giornalisti chiamavate colpo di spugna..." (il decreto per la depenalizzazione del finanziamento illecito ai partiti, ndr)

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