NOTIZIARIO del 12 giugno 2004

 
     

Iraq : la risoluzione 1546 dell' ONU

Il Consiglio di Sicurezza (dell'ONU, ndr) (omissis)

1. appoggia la formazione di un governo sovrano ad interim dell'Iraq, così come presentato il primo giugno 2004, che entro il 30 giugno 2004 assumerà la piena responsabilità e l'autorità di governare l'Iraq e che si asterrà dall'intraprendere azioni che possano influire sul destino dell'Iraq oltre il periodo limitato dell'interim, fintantoché un Governo transitorio dell'Iraq non se ne assumerà l'incarico come previsto nel paragrafo seguente;

2. saluta con favore anche il fatto che il 30 giugno 2004, finirà l'occupazione, l'Autorità Provvisoria della Coalizione cesserà di esistere, e che verrà riaffermata la completa sovranità dell?Iraq;

3. riafferma il diritto del popolo iracheno a determinare liberamente il proprio futuro politico e a esercitare la piena autorità e il controllo sulle proprie risorse economiche e naturali;

4. approva la tabella di marcia proposta per la transizione politica dell'Iraq verso un governo democratico, che include:

  • a) la formazione del governo sovrano ad Interim dell'Iraq che assumerà la responsabilità e l?autorità di governo entro il 30 giugno 2004;
  • b) la convocazione di una assemblea nazionale che rifletta le diverse componenti della società irachena; e
  • (c) l?indizione di elezioni democratiche dirette, se possibile entro il 31 dicembre 2004, e comunque non oltre il 31 gennaio 2005, per la costituzione di un'Assemblea nazionale di transizione che, tra gli alti compiti, avrà la responsabilità di formare un governo Transitorio dell'Iraq e di redigere una costituzione permanente per l'Iraq che porti a un governo costituzionalmente eletto entro il 31 dicembre 2005;

5. invita il governo dell'Iraq a riflettere sull?opportunità e le modalità di un eventuale convegno internazionale che potrebbe sostenere il predetto processo, e osserva che vedrebbe con favore un convegno di questo genere per il sostegno alla transizione politica dell'Iraq e della ripresa irachena, a beneficio del popolo iracheno e nell'interesse della stabilità della regione;

6. si rivolge a tutti gli iracheni affinché realizzino in pace e pienamente questi accordi e a tutti gli Stati e alle organizzazioni affinché ne appoggino l?attuazione;

7. decide che nella loro attuazione, se le circostanze lo consentiranno, il loro mandato per assistere il popolo e il governo iracheno, il rappresentante speciale del Segretario Generale e la Missione di Assistenza delle Nazioni Unite per l?Iraq (UNAMI), come richiesto dal governo dell?Iraq dovranno:

  • a) svolgere un ruolo di guida per: (1) preparare una conferenza internazionale, nel mese di luglio 2004, che selezionerà i membri di un Consiglio consultivo; (2) consigliare e sostenere il governo ad interim dell?Iraq, la commissione elettorale indipendente dell?Iraq e l?Assemblea nazionale di transizione sul processo che porterà alle elezioni libere; (3) promuovere il dialogo nazionale e la costruzione del consenso sulla redazione di una bozza di Costituzione nazionale del popolo iracheno;
  • b) e inoltre per: (1) consigliare il governo iracheno sullo sviluppo di efficaci servizi civili e sociali; (2) contribuire al coordinamento e alla realizzazione dell?opera di ricostruzione, dello sviluppo e dell?assistenza umanitaria; (3) promuovere la protezione dei diritti umani, la riconciliazione nazionale, e una riforma legale e giudiziaria per rafforzare il ruolo della legge in Iraq; e (4) consigliare e assistere il governo nella pianificazione per la realizzazione di un possibile censimento nazionale;

8. saluta gli sforzi del governo ad interim dell?Iraq per sviluppare delle forze di sicurezza in Iraq, incluse le forze armate irachene (di qui in poi denominate "Forze di sicurezza irachene") che opereranno sotto l?autorità del governo ad interim dell?Iraq e dei suoi successori e che giocheranno un ruolo progressivamente maggiore fino ad assumere la piena responsabilità per il mantenimento della sicurezza e della stabilità in Iraq;

9. osserva che la presenza della forza multinazionale in Iraq è una richiesta dell'entrante governo ad interim dell'Iraq e ribadisce quindi l'autorizzazione all'impiego della forza multinazionale sotto un comando unificato, stabilita ai sensi della risoluzione 1511 (2003), con riferimento alle lettere allegate a questa risoluzione;

10. stabilisce che la forza multinazionale avrà l'autorità di assumere tutte le misure necessarie per contribuire al mantenimento della sicurezza e della stabilità in Iraq conformemente alle lettere allegate a questa risoluzione, nelle quali è riportata fra le altre cose, la richiesta irachena per il prolungamento della presenza della forza multinazionale e dove stabiliti i compiti, compresa la prevenzione e la dissuasione del terrorismo in modo che, fra l'altro, le Nazioni Unite possano svolgere il loro mandato di assistenza al popolo iracheno come riportato nel paragrafo 7 sopra citato e il popolo iracheno possa realizzare liberamente e senza intimidazioni la tabella di marcia e il programma del processo politico e possa trarre beneficio dalla ricostruzione e dalle attività di riassetto;

11. vede positivamente le lettere allegate a questa risoluzione che stabiliscono, tra l'altro, che accordi sono in corso di raggiungimento per stabilire una partnership di collaborazione tra il sovrano Governo dell'Iraq e la forza multinazionale e per assicurare coordinamento tra i due, e osserva anche che da questo punto di vista le forze di sicurezza irachene sono responsabili nei confronti dei competenti ministri iracheni, che il governo dell'Iraq ha l'autorità di dare direttive alle forze di sicurezza irachene perché si impegnino con la forza multinazionale in operazioni comuni, e che le strutture di sicurezza descritte nelle lettere opereranno come sedi per il Governo iracheno e le forza multinazionale per raggiungere un accordo sugli aspetti globali fondamentali della sicurezza e su temi di strategia politica, inclusa la politica su operazioni offensive importanti, e assicureranno piena collaborazione tra le forze di sicurezza irachene e la forza multinazionale, attraverso stretti coordinamento e consultazione".

12. decide poi che il mandato della forza multinazionale verrà rivisto su richiesta del governo dell'Iraq, oppure dopo dodici mesi dalla data di questa risoluzione, e che questo mandato scadrà nel momento in cui sarà completato il processo politico descritto nel precedente paragrafo 4, e dichiara che questo mandato potrà scadere anche prima se il governo dell'Iraq ne farà richiesta;

13. prende atto dell'intenzione, espressa nella lettera allegata del Segretario di Stato degli USA di creare una unità separata sotto il comando unificato della forza multinazionale con la missione specifica di garantire sicurezza alla presenza delle Nazioni Unite in Iraq, riconosce che l'attuazione delle misure per garantire la sicurezza agli operatori delle Nazioni Unite impiegati in Iraq richiederà l'impiego di notevoli risorse, inclusi i contributi per questa unità;

14. prende atto che la forza multinazionale si impegnerà anche nella ricostituzione delle forze di sicurezza e delle istituzioni irachene attraverso un programma di reclutamento, addestramento, equipaggiamento, sostegno e monitoraggio;

15. richiede che gli Stati membri e le organizzazioni regionali e internazionali contribuiscano all'assistenza della forza multinazionale, comprese le forze militari, come concordato con il governo dell?Iraq, per risolvere il bisogno di sicurezza e di stabilità della popolazione irachena, di assistenza umanitaria e per la ricostruzione, e che appoggino gli sforzi dell'UNAMI;

16. sottolinea l'importanza di garantire un corpo di polizia efficiente, la difesa delle le frontiere e di creare un Servizio di protezione civile, sotto il controllo del Ministero degli Interni, il mantenimento dell?ordine, della legge e della sicurezza incluse le attività di contrasto del terrorismo, e richiede che gli Stati membri e le organizzazioni internazionali assistano il Governo iracheno nella realizzazione di queste istituzioni;

17. condanna tutti gli atti di terrorismo in Iraq, riafferma gli obblighi degli Stati membri di cui alle risoluzioni (omissis) e altri rilevanti obblighi internazionali riguardo alle attività dei terroristi in Iraq e dall'Iraq o contro i suoi cittadini, e reitera in particolare il suo appello a tutti gli Stati membri affinché impediscano il transito di terroristi da e per l'Iraq, di armi per i terroristi, e di finanziamenti che possano aiutare i terroristi, e enfatizza nuovamente a questo proposito l'importanza di rafforzare la cooperazione tra i Paesi della regione, in particolare quelli vicini dell?Iraq;

18. riconosce che il governo ad interim dell?Iraq avrà un ruolo primario nel coordinamento dell?assistenza internazionale all?Iraq;

19. accoglie con favore gli sforzi dei Paesi membri e delle organizzazioni internazionali di contribuire all?opera di sostegno, secondo le richieste del governo ad interim dell?Iraq, tramite l?invio di esperti e di assistenza tecnica nella fase di ricostituzione delle funzioni amministrative dell?Iraq;

20. reitera la sua richiesta agli Stati membri, alle istituzioni finanziarie e alle altre organizzazioni di rafforzare il loro impegno in favore del popolo iracheno nella ricostruzione e nello sviluppo della loro economia, anche fornendo esperti internazionali e le risorse necessarie attraverso un programma coordinato di assistenza dei donatori;

21. decide che il divieto di di vendita o di fornitura di armi e di materiali bellici all'Iraq decisa in una precedente risoluzione non si applicherà alla richiesta di armi e di materiale bellico del Governo iracheno o dalla forza multinazionale laddove serva agli scopi di questa risoluzione, sottolinea l?importanza per tutti gli Stati di attenervisi scrupolosamente, nota in proposito l?importanza del comportamento degli Stati vicini dell?Iraq, e si appella al governo dell?Iraq e alla forza multinazionale affinché assicurino una appropriata applicazione delle procedure;

22. Nota che niente nel precedente paragrafo inficia le proibizioni e le obbligazioni degli Stati a proposito di quanto specificato nei paragrafi 8 e 12 della risoluzione 687 del 3 aprile 1991 o le attività di cui si parla nel paragrafo 3(f) della risoluzione 707 del 15 agosto 1991, e afferma di nuovo l'intenzione di rivedere i mandati della Commissione Nazioni Unite di ispezione, verifica e monitoraggio e dell?Agenzia Internazionale per l?energia atomica;

23. Si appella a tutti gli Stati membri e le organizzazioni internazionali per rispondere alle richieste irachene di aiuto per l?integrazione nella società irachena dei veterani iracheni e di coloro che hanno militato in passato nella milizia;

24. Sottolinea che con la dissoluzione dell'Autorità provvisoria della coalizione i fondi del Fondo per lo sviluppo dell'Iraq saranno erogati esclusivamente per ordine del governo dell?Iraq e decide che il Fondo per lo sviluppo dell?Iraq sarà utilizzato in maniera trasparente e giusta e attraverso il bilancio iracheno, anche per soddisfare i principali obblighi nei riguardi del Fondo, che gli accordi sul deposito dei ricavati dalla vendita di petrolio all?estero, dai prodotti petroliferi e dai gas naturali stabiliti nel paragrafo 20 della risoluzione 1483 (2003) saranno ancora in vigore, che il Consiglio di amministrazione internazionale di controllo sul Fondo (IAMB) continuerà le sue attività di verifica del Fondo per lo sviluppo e comprenderà un esponente qualificato designato dal governo dell?Iraq con diritto di voto, e che accordi appropriati saranno raggiunti per la continuazione del deposito dei ricavi previsti nel paragrafo 21 della 1483 (2003);

25. Decide anche che le disposizioni del paragrafo precedente per il deposito dei ricavi nel Fondo per lo sviluppo dell?Iraq e per il ruolo del Consiglio di amministrazione internazionale di controllo sul Fondo (IAMB) saranno riviste su richiesta del governo di transizione iracheno o a dodici mesi da questa risoluzione, e comunque scadranno alla fine del processo politico di cui si parla nel paragrafo 4 sopra;

26. Stabilisce che, con la dissoluzione dell?Autorità provvisoria della Coalizione, il governo ad interim dell'Iraq e i suoi successori assumeranno diritti, responsabilità e obblighi relativi al programma Oil for Food che erano stati trasferiti all'Autorità, incluse le responsabilità di carattere operativo per il programma e tutti gli obblighi di cui l?Autorità si era incaricata connessi a tali responsabilità, e la responsabilità di assicurare la certificazione indipendente e garantita che le merci sono state consegnate, e inoltre stabilisce che, dopo un periodo di transizione di 120 giorni a partire dalla data di approvazione della presente risoluzione, il governo ad interim dell?Iraq e i suoi successori si assumeranno la responsabilità di certificare la consegna delle merci secondo i contratti stipulati e che tale certificazione costituirà l?autenticazione indipendente necessaria per l?erogazione dei fondi associati a tali contratti;

27. Inoltre decide che le disposizioni del paragrafo 22 della risoluzione 1483 (2003) continueranno a essere in vigore, salvo che i privilegi e le immunità stabilite in quel paragrafo non si applicheranno in nessun giudizio finale che scaturisse da un obbligo contrattuale stipulato in Iraq dopo il 30 giugno 2004;

28. Guarda positivamente l'impegno di molti creditori, inclusi quelli del Paris Club, a individuare sistemi per ridurre in modo significativo il debito dell'Iraq, si appella agli Stati membri, come anche alle organizzazioni internazionali e regionali, ad appoggiare gli sforzi di ricostruzione dell'Iraq, sollecita le istituzioni finanziarie internazionali e i donatori bilaterali a prendere immediati provvedimenti per fornire tutta la gamma dei loro prodotti e altre forme di assistenza finanziaria all?Iraq, riconosce che il governo provvisorio dell?Iraq avrà l?autorità di concludere e applicare tali accordi e altri che potranno essere necessari a questo scopo, e chiede a creditori, istituzioni e donatori di lavorare come priorità su queste questioni con il governo provvisorio iracheno e i suoi successori;

29. Ricorda gli obblighi attuali degli Stati membri a congelare e trasferire alcune disponibilità finanziarie, proprietà e risorse al Fondo per lo Sviluppo dell'Iraq secondo i paragrafi 19 e 23 della risoluzione 1483 (2003) e con la risoluzione 1518 (2003) del 24 novembre 2003;

30. Richiede al Segretario Generale dell'ONU di riferire entro tre mesi dalla data di approvazione di questa risoluzione sulle operazioni della missione Onu UNAMI in Iraq, e poi ogni tre mesi sui progressi in direzione delle elezioni nazionali e il compimento di tutte le responsabilità dell?UNAMI;

31. Richiede che gli Stati Uniti, a nome della forza multinazionale, riferiscano al Consiglio di Sicurezza entro tre mesi dalla data di approvazione di questa risoluzione sugli sforzi e sui progressi di questa forza, in seguito ogni tre mesie;

32. Decide di farsi attivamente carico della questione.

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Il programma Oil for Food e lo scandalo Annan