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NOTIZIARIO del 16
dicembre 2004
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Giustizia
: per i recidivi pene più lunghe e carcere più duro Ottenuta l'inversione dei lavori per votare l'emendamento "salva Previti", l'inasprimento delle pene per i recidivi e' stato l'altro punto di contrasto fra maggioranza e opposizione. Se la questione della prescrizione piu' rapida - applicabile anche ai processi in corso e quindi a quelli che vedono coinvolto Cesare Previti e ad alcuni processi di mafia desta indignazione, e' stata manifestata preoccupazione sul pacchetto di emendamenti alla legge ex Cirielli (il parlamentare ha ritirato la firma) e su alcune parti rimaste inalterate nella legge stessa che prevedono fra l'altro l'inasprimento delle pene per i recidivi su taluni reati gravi. Per queste categorie di detenuti si prevede anche la possibilita' di ottenere una sola volta l'affidamento in prova ai servizi sociali e la maggior difficolta' ad ottenere permessi. Ignazio La Russa, avvocato, sottolinea che con l'emendamento approvato "si può avere l'affidamento in prova una sola volta dopo che si è stati dichiarati recidivi ex articolo 99, cioè dopo tre condanne, quindi siamo arrivati alla quarta-quinta volta". Ma tale inasprimento e' ritenuto inutile e fuorviante. Per Francesco Bonito "non possiamo concordare con le dichiarazioni rese dal ministro della giustizia Castelli, il quale ha proposto il paragone con gli Stati Uniti, che hanno l'indice di carcerizzazione più elevato del mondo: un americano ogni cento sta in galera, e non credo si tratti del modello migliore. L'Italia ha un indice di carcerizzazione elevatissimo, il maggiore d'Europa: un italiano ogni mille sta in carcere", mentre Giuliano Pisapia ricorda che "la politica degli Stati Uniti in tema di lotta al crimine ha portato - si tratta di un dato di fatto oggettivo - ad un aumento dei reati e non certamente alla diminuzione della criminalità". Un membro della maggioranza, Aurelio Gironda Veraldi, giurista, sottolinea invece che la nuova disciplina per la prescrizione risulta in alcuni punti conflittuale con l'aumento delle pene. Infatti, fra l'altro, saranno aumentate le pene solo a coloro che vengono condannati, creando sperequazioni con chi invece riesce a dilazionare il processo fino a prescrizione. Giovanni Kessler, ex magistrato, punta invece il dito sul cosiddetto "pacchetto Napoli", dicendo che nella seconda parte del relativo emendamento, "si prevede un aumento, peraltro non particolarmente vistoso, delle pene previste dall'articolo 416-bis, un aumento di pene per i partecipanti ad associazione mafiosa" cui l'opposizione e' favorevole, ma che tuttavia si mostra insufficiente ad affrontare la grave emergenza campana. Altro punto contestato, quello della concessione delle attenuanti generiche (quelle che hanno fatto prescrivere i reati di Silvio Berlusconi nello SME), che saranno limitate e vincolate ad alcuni casi, anche in presenza di collaborazione con la giustizia, mentre saranno obbligatorie in altri, ad esempio nel caso di un pluricondannato in primo ed in secondo grado che subisce un processo per un altro reato. E' stato approvato anche l'articolo 2 che stabilisce che, nel caso di un plurirecidivo, nel giudizio di comparazione tra attenuanti ed aggravanti, il giudice non potrà tener conto delle attenuanti come l'età minore agli anni 18 ed il vizio parziale di mente, casi per i quali il nostro codice dal 1930 prevedeva la riduzione di un terzo della pena. Tutti gli emendamenti della maggioranza - discussi brevemente sotto la presidenza del presidente Pierferdinando Casini e parzialmente dei vicepresidenti, con vari interventi di precisazione del presentatore Edmondo Cirielli, e del relatore, Luigi Vitali - sono stati approvati con votazioni da 248 a 272 voti: Gli emendamenti presentati da Giuliano Pisapia e approvati da commissione e governo, hanno ottenuto invece oltre 400 voti, cioe' anche quelli dell'opposizione. Gli esponenti della minoranza - che si erano dimessi dal Comitato dei 9 - hanno comunque ribadito piu' volte che il vero "problema è mettere il processo penale nelle condizioni di funzionare e di arrivare tempestivamente a stabilire l'innocenza o la colpevolezza delle persone che vengono imputate". Oggi e' prevista la prosecuzione del voto.
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