NOTIZIARIO del 14 dicembre 2004

 
     

Sentenze Berlusconi e Dell'Utri commentate dal Daily Telegraph
a cura di Giulia Alliani

Gli Italiani, Berlusconi, Dell'Utri e le sentenze di Milano e Palermo sono stati oggetto in questi giorni di alcuni articoli comparsi sul Daily Telegraph, un giornale britannico conservatore, di destra.

Sulle sue pagine hanno scritto Nicholas Farrell e anche Boris Johnson, il direttore dello Spectator, la rivista che ospito' la lunga intervista di Farrell su Mussolini e i magistrati matti al nostro Presidente del Consiglio e che - proprio insieme a Farrell - fu ospite di Berlusconi in Sardegna, l'anno passato.

Abbiamo tradotto qualche stralcio dei recenti commenti del Telegraph sulle ultime vicende processuali di Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri.

"Era da tanto che il Primo Ministro italiano Silvio Berlusconi si lamentava, ritenendosi la vittima di una caccia alle streghe giudiziaria targata sinistra, e sostenendo di meritare una medaglia per la propria capacita' di resistenza. Ieri questa pretesa e' franata miseramente quando un tribunale di Milano ha lasciato cadere, grazie alla prescrizione, un'accusa di corruzione contro di lui e lo ha assolto da un'altra. Sebbene la prima parte della sentenza implichi che il signor Berlusconi sia colpevole di aver contribuito a corrompere un giudice romano allo scopo di favorire i propri affari, questo Houdini della politica italiana e' riemerso un'altra volta con la propria reputazione ancora intatta."

"Tuttavia una sentenza attesa oggi a Palermo per Marcello dell'Utri, Senatore di Forza Italia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, potrebbe essere ancora in grado di scalfirla. Dell'Utri e' un socio in affari e un alleato politico del Primo Ministro fra i piu' stretti. (...) La sentenza di ieri [10/11] arriva al momento piu' opportuno anche dal punto di vista dell'incontro di mercoledi' prossimo a Washington, con George Bush. L'Italia, con un contingente di 3.100 uomini in Iraq, e' il terzo paese fra le forze della coalizione. Alla Casa Bianca, Berlusconi potra' atteggiarsi ad alleato fedele, ma anche ad amico con idee affini sui tagli alle tasse, sulla riforma del mercato del lavoro, e sulla riforma delle pensioni."

"Ad occhi inglesi, l'interminabile lotta ingaggiata da Berlusconi contro la legge lo qualifica come una figura tutt'altro che edificante. Ma gli Italiani lo hanno scelto come Primo Ministro, e la sentenza di ieri significa che e' molto probabile che egli possa portare a termine i cinque anni di legislatura, un risultato che non ha precedenti nell'Italia del dopoguerra. Ancora una volta ha dimostrato che e' la' per durare, qualsiasi cosa possano pensare gli alleati occidentali delle sue manovre per evitare la censura giudiziaria, e della sua incapacita' di tenere separati i suoi interessi politici da quelli personali. La sentenza di ieri riporta il Cavaliere a nuova vita. Per farlo sloggiare sara' necessaria tutta l'abilita' politica di Romano Prodi, che si trova ora a guidare una coalizione di centrosinistra molto litigiosa."

"Ieri Silvio Berlusconi si e' confermato il piu' grande superstite politico d'Europa, essendo riuscito ad emergere indenne da una dozzina di diversi processi penali, appelli e altre indagini. Il Primo Ministro italiano, amico personale di Tony Blair e alleato del Presidente George Bush in Iraq, e' stato accusato di frode, falso in bilancio, e corruzione. Ma questo consumato showman - Berlusconi un tempo faceva anche il cantante sulle navi da crociera - ha continuato a lanciare ampi e luminosi sorrisi nel corso di tutte le sue peripezie e ha sostenuto una straordinaria performance politica. Il leader sessantottenne si scrolla di dosso i problemi legali definendoli un complotto delle 'toghe rosse', o dell'ordine giudiziario di presunta ispirazione comunista che, a suo dire, si e' attivato per distruggere politicamente lui e rovinare la sua 'rivoluzione liberale' ".

"Eppure l'apparato giudiziario italiano si e' dimostrato gentile nei confronti del Signor Berlusconi in molti casi. Nel corso delle tante sue battaglie legali egli ha collezionato condanne per un ammontare di diversi anni, tutte condanne irrogate quando non rivestiva cariche pubbliche. Ma non ha mai passato un giorno in galera perche' le condanne sono state annullate da sentenze delle corti di rango superiore oppure sono cadute in prescrizione nel corso di tortuosi processi d'appello. Ieri il Signor Berlusconi non ha dovuto affrontare le accuse piu' gravi -quelle di aver corrotto dei giudici - grazie ai termini di prescrizione."

"A nove anni dall'inizio delle indagini per lo scandalo della corruzione, Berlusconi ha dichiarato: 'Meglio tardi che mai. Avevo ragione di essere sereno perchè avevo piena coscienza di non aver commesso nulla'. Il litigioso centrosinistra, guidato dall'ex-Presidente della Commissione Europea, Romano Prodi, sperava che una condanna avrebbe galvanizzato il suo sforzo di scalzare Berlusconi alle elezioni politiche del 2006. Niente affatto: Berlusconi ha dimostrato ancora una volta di essere l'ultimo esemplare di politico di 'Teflon'* rimasto in Italia. (...)"

"Non e' un segreto che una volta il Signor Berlusconi era legato ad uno dei personaggi piu' noti del tempo, l'ex-Primo Ministro socialista Bettino Craxi, che scappo' in Tunisia e mori' in un esilio, che si era autoimposto dopo essere stato condannato in contumacia per corruzione. Molti degli orfani della classe precedente sono tornati alla vita politica, spesso trovando rifugio nella coalizione di centrodestra di Berlusconi. Fra questi e' compreso il figlio di Craxi, Bobo. In un paese che ha dato al mondo i Borgia e Machiavelli la corruzione e' da molto tempo il pane quotidiano. Molti di coloro che hanno votato per Berlusconi hanno ragionato pensando che un uomo ricco come lui avrebbe avuto meno probabilita' di rubare il denaro pubblico rispetto agli uomini politici di cui andava a prendere il posto. (...)"

"I suoi sostenitori speravano che, potendo disporre di una seconda opportunita' [nel 2001], egli avrebbe impiegato il suo acume negli affari e la sua efficienza imprenditoriale nel compito di riformare una burocrazia fossilizzata. (...) Il Signor Berlusconi era molto determinato nell'idea di sollevare il profilo internazionale dell'Italia. Ci e' riuscito per le ragioni sbagliate."

Successivamente un intero articolo del Telegraph e' stato dedicato alla vicenda del processo a Marcello Dell'Utri. Il racconto e' sorprendentemente ricco di dettagli, tenuto conto che i giornali stranieri solitamente non dedicano troppo spazio e troppi particolari alle vicende italiane. Vengono riportate anche alcune frasi dei pentiti. Vi si parla di Bontade, di Di Carlo, di Giuffre', di Mangano, di Rapisarda. Tuttavia alla fine prudentemente si ricorda che "Il Signor Berlusconi e importanti membri del suo partito hanno sempre smentito le affermazioni fatte al processo a proposito di legami con la Mafia, e non e' mai stata formulata nessuna accusa".

Un altro articolo della serie e' dedicato al film che Berlusconi ha intenzione di girare sulla propria vita. Vi si scrive che "probabilmente il film si basera' su un capolavoro letterario di auto-incensamento pubblicato tre anni fa, prima delle elezioni, dal magnate dei media e primo ministro italiano che venerdi', grazie a una "technicality", e' stato prosciolto dall'accusa di aver corrotto dei giudici".

*Nota: In inglese l'espressione "Teflon politician" - con richiamo al rivestimento delle pentole antiaderenti - e' usata comunemente per definire quei politici che riescono a passare indenni attraverso a tutte le critiche che scivolano loro addosso grazie alle rare caratteristiche di impermeabilita' di cui sono dotati.

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