NOTIZIARIO del 03 dicembre 2004

 
     

Informazione e media : Italiani , rapporto pił maturo
di Elisa Mabrito

Mentre si discute a livello ministeriale di canone e privatizzazione della RAI, di par condicio e di altri aspetti riguardanti i programmi di informazione ed intrattenimento, il 38esimo rapporto Censis sulla societa' italiana evidenzia che l'uso dei media da parte degli Italiani sta diventando piu' consapevole, eccetto forse che per Internet.

Secondo il Censis, il 70% della popolazione italiana accende la Tv per un motivo preciso ed il 42% la spegne se non gradisce i programmi trasmessi (52,9% tra diplomati e laureati), il 40,3% segue un programma se tratta di argomenti che interessano e solo il 25% usa la televisione anche se non trova particolarmente interessanti i programmi.

Il rapporto evidenzia che il 93,4% dei diplomati di scuola superiore ed il 91% dei laureati vede la televisione almeno tre volte la settimana, mentre l'80,4% delle persone di media eta' la vede tutti i giorni. Gli spettatori meno assidui sono i giovani fra i 18 e i 29 anni, comunque presenti con il 73,3%.

Il 31,5% degli italiani segue poi tutti i giorni i telegiornali. Solo il 5,1% non li vede mai e sono in particolare i giovani che non li seguono, nel 13,9% dei casi. Il 26,5% afferma di vedere piu' di un tg, il 40,8% degli anziani vede sempre lo stesso TG mentre i giovani preferiscono vedere la scaletta del telegiornale prima di decidere se seguirlo o meno (30,6%).

I programmi di approfondimento giornalistico, invece, vengono seguiti soprattutto quando il tema trattato e' considerato importante (61%), e solo il 14% dei cittadini non perde mai una puntata. E se il 35% considera volgare la Televisione in cui le persone si insultano, il 15% ha l'impressione che in fondo sia tutto finto.

Certo ai rilievi statistici del Censis si possono aggiungere altre considerazioni, come le perplessita' sul taglio dato alle notizie, influenzato da vari fattori, come l'orientamento politico di chi dirige o la testata o possiede la rete, e tali polemiche sono in Italia all'ordine del giorno e sotto la lente di organismi ed organizzazioni anche europei.

Inoltre la qualita' di molti programmi andrebbe migliorata, soprattutto per quanto riguarda quelli rivolti ai piccoli, e' indubbio, e questo punto e' stato evidenziato da molti genitori impegnati, esperti di comunicazione e docenti anche ieri al convegno di Firenze sul tema 'I bambini e la televisione' promosso dall'Universita' di Firenze e dal Corecom.

Sebbene i giornali siano percentualmente meno letti rispetto al passato, secondo il rapporto del Censis gli Italiani considerano la carta stampata utile perche' permette l'approfondimento (per il 33%), la sintesi sui fatti piu' importanti della giornata (per il 29,2%) e il completamento delle notizie che i TG non trasmettono (25%).

Quanto ad Internet, il rapporto rivela che il mezzo informatico ha ancora un uso limitato, a dispetto della diffusione delle nuove tecnologie. Tre italiani su quattro, infatti, non si connettono mai a internet e il 74% di quelli che non lo usa non sa usare il computer.

Inoltre l'impiego del mezzo e' secondario: solo il 33% di chi si connette si aggiorna sulle ultime notizie, mentre il 34% usa motori di ricerca per i motivi piuu' vari, ed il 60% si limita a scaricare la posta elettronica. Altro ostacolo all'uso della rete i costi e la lentezza del collegamento. Il 72,6% degli italiani adopera infatti per connettersi le linee telefoniche normali.

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Il Consiglio d'Europa sul monopolio dei media in Italia

Il rapporto del parlamento UE sui media con il caso Italia

Giornalisti europei allarmati su caso Italia