notiziario 9 novembre 2003

 
     

Federazione giornalisti europei: «C'è allarme per l'Italia» «Democrazia dipende da qualità informazione»
Ciampi: «E la qualità dipende in ultima analisi dall'impegno del giornalista. Il pluralismo non si indebolisca»

ROMA - «In una democrazia, in ogni democrazia, molto dipende dalla qualità dell'informazione». Lo ha detto il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nell'incontro con i promotori e i vincitori del premio giornalistico Ischia (l'ex direttore del Corriere della Sera, Ferruccio de Bortoli, è tra i vincitori). «La qualità dell'informazione dipende in ultima analisi dall'impegno del giornalista».

Il capo dello Stato ha sottolineato «l'importanza della stampa, della televisione, di tutti i mezzi di comunicazione di massa per la società, per la democrazia. Voi sapete bene quanto io sia attento a rinnovare in ogni possibile occasione il mio auspicio affinchè il pluralismo dell'informazione non si indebolisca, anzi si rafforzi. Il mio pensiero in proposito l'ho espresso nel luglio dell'anno scorso nel mio messaggio al Parlamento».

GIORNALISTI EUROPEI: «SITUAZIONE GRAVE IN ITALIA» Ma dalla Federazione dei giornalisti europei (Efj) giunge un allarme sullo stato dell'informazione in Italia, specie dopo che giovedì Berlusconi, al vertice Ue-Russia, ha detto che «la stampa europea distorce i fatti e diffonde leggende sulla Cecenia» e «l'85% della stampa italiana è critica o addirittura ostile al governo in carica». «Siamo venuti in Italia spinti da preoccupazione per una situazione sullo stato dell'informazione che sembrava allarmante. Dopo gli incontri di questi due giorni in un parola posso dire che l'allarme è giustificato». Così il presidente dell'Efj, Gustl Glatt Felder, ha descritto le impressioni raccolte dalla delegazione di giornalisti europei e internazionali giunti a Roma per fare il punto sulla situazione del giornalismo italiano.

I rappresentanti della delegazione hanno incontrato direttori di giornali e di testate televisive, i presidenti della Rai e dell'Antitrust, i direttori delle federazioni degli editori e dei giornalisti, i commissari dell'Autorità per le comunicazioni, esponenti dell'opposizione e hanno chiesto un incontro con il ministro delle Comunicazioni Gasparri e il sottosegretario Bonaiuti. La relazione sarà presentata all'Ue e all'Onu. La preoccupazione dei giornalisti europei riguarda il conflitto di interessi, la concentrazione della proprietà e il ddl Gasparri. «Il governo italiano - ha denunciato il segretario generale dell'Efj, Aidan White - si sta prendendo gioco di un aspetto fondamentale della società democratica, che è la libertà di informazione». White ha definito «sbagliata» la riforma del sistema radiotelevisivo-ddl Gasparri.

BONAIUTI-GASPARRI: «INUTILE INCONTRO CON EFJ» - «Prendiamo atto che la Federazione europea dei giornalisti (Efj) giunta in Italia per verificare lo stato dell'informazione ha già espresso un sommario giudizio. A questo punto riteniamo inutile far perdere tempo a loro e a noi per un incontro che hanno già superato con le loro dichiarazioni». Lo hanno affermato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all'informazione (oltre che portavoce di Berlusconi e di Forza Italia) Paolo Bonaiuti e il ministro delle Comunicazioni Maurizio Gasparri in una nota congiunta. «Tra di noi non ci sono comunisti e non siamo venuti qui per perderci nei meandri della politica italiana ma per capire la sua situazione», ha replicato White.

Corriere della sera, 7 novembre 2003

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