![]() ![]() |
|||
NOTIZIARIO del 21
novembre 2004
|
|||
![]() |
![]() |
||
![]() |
![]() |
||
Televisione
e media : rapporti con la magistratura Al recente incontro di inaugurazione del corso sulla mafia tenutosi a Roma, all'Universita' di Roma 3, il prof. Trapani, penalista, evidenziava che il magistrato non ha il compito, come frequentemente appare sotto l'occhio mediatico, di combattere contro i fenomeni criminosi. Il magistrato e' giudice terzo e imparziale, ed inoltre si limita ad applicare la legge, mentre una visione oramai invalsa, induce i cittadini a ribellarsi quando le sentenze appaiono sono impopolari, come recentemente accaduto per alcune decisioni riguardanti mafiosi, assassini o anche ladri di bagagli. I media hanno in effetti una grande responsabilita' nel presentare al pubblico i processi e le decisioni della magistratura, e dovrebbero fornire insieme alle sentenze - cosa che invece spesso non fanno - l'informazione relativa agli strumenti legislativi di cui il magistrato dispone per prendere le sue decisioni, strumenti che prescindono dalla sua volonta' e potere, ma sono di competenza del legislatore. Inoltre i media portano spesso - senza sottolinearlo - una visione tipica dello storico che - come diceva il prof. Ciconte durante lo stesso incontro - dispone di elementi aggiuntivi per delineare casi per i quali il magistrato deve invece attenersi al piu' stretto rigore procedurale e probatorio. Questo quando invece non fanno cattiva informazione, omettendo alcuni particolari, o presentando alcuni aspetti con un taglio particolare che genera un'immagine distorta. Tali aspetti rendono ancor piu' delicato - e talora falsano o pongono sotto accusa - il rapporto fra magistratura e mass-media. Una accurata analisi di questa questione sara' svolta da magistrati italiani ed europei, da cronisti di tv e stampa e da altri esperti della comunicazione in un interessantissimo convegno segnalato dal Movimento per la Giustizia, che si terra' a Roma dal 9 all' 11 dicembre 2004. Si tratta di un'iniziativa che, partendo anche dalle esperienze delle altre strutture di formazione europee, vuole analizzare il tema dei rapporti del magistrato con i mass media, riflettendo sugli ambiti e i limiti della facoltà di comunicare del magistrato, nonchè sulle tecniche di comunicazione e sull'utilità che queste possono avere per il magistrato nell'affrontare il rapporto con la stampa, ed ancora sugli effetti che i mezzi di comunicazione possono avere sullo sviluppo e sulla trattazione del processo. Nel corso dei lavori, ci si occuperà anche dell'esame delle soluzioni adottate nei singoli uffici giudiziari, delle risoluzioni del Consiglio Superiore sul tema, delle prospettive di riforma ordinamentale che affrontano anche il tema dei rapporti con i mass media. La prima sessione si intitolera' significativamente "IL PROCESSO FUORI DAL PROCESSO" ed interverranno il Dott. Antoine Garapon (Magistrato di Parigi, direttore de l'Institut des Hautes Etudes Judiciaires), "La giustizia emozionale: gli atti e l'oggetto dei processi nelle rappresentazioni dei mass media", la Prof.ssa Isabella Pezzini (associato di filosofia e teoria dei linguaggi nell'Università di Roma "La Sapienza"), "La rappresentazione cinematografica, televisiva e letteraria a confronto.
Si terranno gruppi di lavoro per settori distinti, civile e penale, su casi giudiziari oggetto di osservazione specifica dei mass media in comparazione con i principali atti processuali, con l'intervento di Michele Smargiassi (redazione di La Repubblica) - Gruppo civile: "Il caso Di Bella" e Giovanni Bianconi (redazione de Il Corriere della Sera )- Gruppo penale: "Il caso Marta Russo". Nella seconda sessione si parlera' de "I MEDIA NEL PROCESSO", con il Prof. Rino Ruminat (straordinario di psicologia generale nell'Università di Padova) e il Prof. Alessandro Somma (straordinario di diritto privato comparato nell'Università di Ferrara), che analizzeranno " L'influenza mediatica sulla decisione. Questioni a confronto: analisi dei comportamenti la scelta della testimonianza mediatica", il Dott. Luigi Lanza (Consigliere della Corte d'Appello di Venezia) "Le telecamere nel processo: una ricerca empirica (i giudizi di corte d'assise)" La terza sessione riguardera' la "METODOLOGIA DELLA COMUNICAZIONE" con il Dott. Gianluca Comin (Responsabile della Direzione Comunicazione dell'ENEL) "La rappresentazione della attività e degli atti nell'esperienza organizzativa di una grande impresa", il dott. Franco Abruzzo (Presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Lombardia, Docente di Storia del giornalismo e delle comunicazioni sociali Università Bicocca di Milano) "I rapporti con i giornalisti. Questioni: Il codice deontologico dei giornalisti. Doveri dei giornalisti in rapporto al diritto di cronaca (in particolare giudiziaria) e di critica". Ed infine il dott. Vladimiro Zagrebelsky (Giudice della Corte Europea dei diritti dell'Uomo) parlera' dello "Statuto normativo e deontologico del magistrato nei rapporti con i mass media. Questioni: illustrazione e discussione delle circolari del CSM giurisprudenza disciplinare giurisprudenza della Corte Europea diritti dell'uomo; le fattispecie di diffamazione dei magistrati; la questione dell'astensione; possibili protocolli d'udienza e dell'ufficio".
___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
|
La sentenza: il magistrato puo' criticare il governo sulla stampa |