NOTIZIARIO del 14 novembre 2004

 
     

NATO : fra USA e Europa Jaap de Hoop Scheffer agita il terrorismo
di Rico Guillermo

"Dopo le elezioni non resteremo un giorno di piu'" ha detto oggi il ministro della difesa Antonio Martino, intervenuto alla cinquantesima Assemblea Parlamentare annuale della NATO in corso al Lido di Venezia.

L'Assemblea Parlamentare della Nato e' l'organizzazione interparlamentare nel cui ambito i rappresentanti dei Parlamenti nazionali dei ventisei Paesi membri dell'Alleanza Atlantica si incontrano per approfondire temi legati alla politica di sicurezza e di difesa. E' la prima volta che a questa assemblea partecipano i parlamentari dei Paesi baltici nuovi aderenti. Ai lavori partecipano anche, come delegazione associata, le rappresentanze parlamentari di 13 Paesi europei ed asiatici.

Fra i temi principali in discussione, la proliferazione nucleare e' oggetto di una proposta di risoluzione dell'Assemblea, in cui si invitano i membri della NATO a controllare lo sviluppo di tecnologie nucleari da parte di alcuni Stati. Il riferimento e' a Corea del Nord ed Iran.

Per parte loro, centinaia di No global hanno contestato ieri e oggi contro l'Alleanza atlantica. Una catena umana e' stata organizzata vicino all'hotel Danieli, dove alloggia una parte dei delegati dell'Assemblea della NATO. Fra i disobbedienti anche Luca Casarini. Vivaci proteste anche ieri, prima al Lido, dove si incontrano i delegati, poi al Teatro La Fenice, dove lo spettacolo per i delegati e' iniziato in ritardo.

Ma l'aspetto piu' importante di questa particolare assemblea e' costituito dalle pesanti critiche erano giunte due giorni fa all'Europa dal segretario generale della NATO Jaap de Hoop Scheffer, che l'11 novembre aveva incontrato George W. Bush alla Casa Bianca sottolineando l'esigenza di un piu' stretto dialogo USA-NATO, ed il 12 novembre aveva partecipato per la prima volta ad una sessione ufficiale del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.

A giudizio di Jaap de Hoop Scheffer, l'Europa ha fallito nel supporto alla guerra al terrore iniziata da Bush dopo gli attacchi dell'11 settembre. L'affermazione ha suscitato la sorpresa dell'Unione Europea, il cui del coordinatore antiterrorismo Gijs de Vries aveva fatto affermazioni di segno opposto proprio di recente.

De Hoop Scheffer, un ex primo ministro olandese, ha detto al Consiglio per le relazioni estere a New York che "sul fronte europeo, non c'e' stata un'adeguata percezione di come sia seria la minaccia. L'impatto sulla nostra societa', incomprensibilmente, dell'11 settembre, e' stato molto piu' grande, ed ha portato misure molto piu' rigorose che l'impatto in Europa di orribili tragedie quali Madrid o Beslan."

Ma esponenti di associazioni per i diritti umani hanno rilevato che "quale figura politica europea esperta, de Hoop Scheffer dovrebbe sapere bene che ... la democrazia occidentale significa un bilanciamento fra la liberta' dei cittadini e la lotta contro il terrorismo".

Jaap de Hoop Scheffer aveva in precedenza esortato l'Europa Unita a non contrapporsi agli USA, ma una indiretta risposta gli e' giunta ieri dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, secondo cui "l'esigenza di rafforzare la capacita' di gestione delle crisi sollecita l'impegno dell'Unione Europea", dato che "lo sviluppo di una dimensione di sicurezza e di difesa comune rappresenta il necessario completamento dell'identita' europea e della capacità dell'Unione di operare internazionalmente con pienezza di poteri".

Tuttavia, secondo il Capo dello Stato, "l'acquisizione della dimensione militare dell'Unione Europea deve essere motivo di fiducia" e "l'Alleanza Atlantica trarra' rinnovato vigore da un'Unione Europea piu' coesa ed autorevole". Il presidente della Repubblica sembra infatti aver colto il motivo di tanto agitarsi al di qua e al di la' dell'Atlantico: le paure di Bush di fronte ad un'Unione forte, allargata e dotata di un proprio esercito e di propri valori.

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