NOTIZIARIO del 09 ottobre 2004

 
     

Premio Perdonanza per la pace tiene conto dei diritti umani ?
a cura di Giulia Alliani

A chi credere? Alle fonti thailandesi, o a quelle italiane, o a tutt'e due, o a nessuna? Nessuna fonte smentisce l'altra, ma le fonti estere sviluppano un argomento, e tacciono dell'altro, e viceversa. C'e' qualcuno che sta raccontando delle storie o c'e' qualcuno che e' un po' reticente? Chissa' se mai lo sapremo...

Secondo fonti estere (l'agenzia TNA - Thai News Agency, il quotidiano thailandese "The Nation", Human Rights Watch), il Premio Internazionale della Pace, conferito ogni anno dall'Istituzione Perdonanza Celestiniana ad un personaggio meritevole, per onorare Papa Celestino V, la sua memoria e soprattutto il suo messaggio universale di pace, fratellanza e riconciliazione, e' stato consegnato quest'anno al Primo ministro thailandese Thaksin Shinawatra nel corso di una cerimonia che si e' svolta a Roma nel settembre scorso. La motivazione del premio andrebbe ricercata nel modo in cui il Primo Ministro ha saputo affrontare il problema della droga nel suo Paese e negli "sforzi del Governo Thailandese nel trattare i tossicodipendenti come pazienti piuttosto che come criminali".

Le reazioni non si sono fatte attendere: dapprima un articolo scandalizzato del quotidiano thailandese "The Nation" in cui venivano riportate le parole di alcuni attivisti del movimento per i diritti umani secondo i quali "il Primo Ministro Thaksin Shinawatra non merita il Premio Internazionale Perdonanza, poiche' la sua guerra alla droga, nel corso della quale furono uccise circa 3000 persone, fu un grave crimine contro l'umanita', e una delle peggiori violazioni dei diritti umani nella storia della Thailandia".

Pochi giorni dopo, una lettera di protesta, indirizzata ad "Antonio Cichetti - Presidente Ufficio Istituzione Perdonanza Celestiniana-, e firmata da Human Rights Watch insieme ad un'altra cinquantina di organizzazioni per la difesa dei Diritti Umani. Nella lettera (in calce) si chiede di ritirare il premio al Primo MInistro e se ne spiegano le ragioni.

Negli organi di informazione italiani non siamo riusciti a trovare traccia della notizia sul conferimento del Premio Perdonanza 2004 a Shinawatra, e delle polemiche che ne sono seguite, mentre si fa menzione dei personaggi insigniti del premio nelle passate edizioni: Papa Giovanni Paolo II nel 2001, l'Arcivescovo di Sarajevo, Vinko Puijic, nel 2002, e l'Inviato Speciale delle Nazioni Unite Sergio Vieira De Mello nel 2003.

Oltre ai loro indubitabili meriti, i premiati avrebbero in comune un altro particolare aspetto: a parte il Papa, nessuno di loro ha mai ricevuto la somma di denaro che avrebbe dovuto accompagnare il premio. Il problema viene discusso in questi giorni nel Consiglio Comunale de L'Aquila e il quotidiano "Il Tempo" sta seguendo l'evolversi della burrascosa situazione. Anche il quotidiano "Il Centro" si e' occupato della situazione finanziaria dell'Istituzione Perdonanza, riferendo a proposito di una indagine della Procura Regionale della Corte dei Conti.

ALCUNI LANCI DELLA "THAI NEWS AGENCY" (TNA):

23 settembre 2004 - La TNA annuncia che Thaksin ha avuto il premio Perdonanza per i suoi sforzi e il suo impegno nell'azione a favore della pace e dell'unita'. Secondo un reporter della TNA "ieri a Roma si e' tenuta una cerimonia per la consegna dell'importante premio. Il Primo Ministro ha ringraziato l'organizzatore e ha donato il denaro del premio alla Fondazione Comunita' Incontro, un ente senza scopi di lucro che assiste internazionalmente i tossicodipendenti con le sue 234 sedi in giro per il mondo e anche in Thailandia. Altri personaggi insigniti del riconoscimento nelle edizioni passate del premio sono stati il Papa Giovanni Paolo II nel 2001, l'Arcivescovo di Sarajevo Vinko Puijic nel 2002 e l'Inviato Speciale delle Nazioni Unite Sergio Vieira De Mello

23 settembre 2004 - Ricevendo il Premio Perdonanza, Thaksin ha dichiarato che "da quattro anni, da quando e' stato eletto, si e' sempre impegnato nella lotta alla poverta' e ai problemi sociali" Un reporter della TNA che ha accompagnato il leader nel suo viaggio ha detto che, dopo aver ricevuto il premio, Thaksin ha pronunciato un discorso in cui ha sostenuto che il premio era certamente destinato ad una persona dal cuore gentile, ma che, tuttavia, pensava che una simile persona avesse bisogno della pazienza e della cooperazione degli altri per riuscire a portare a compimento i propri progetti. Thaksin ha anche detto che il governo thailandese ha combattuto il problema della droga ed ha aiutato mezzo milione di giovani thailandesi a liberarsene. Ha dichiarato poi che il suo governo ha messo in atto una politica per aiutare i poveri a reggersi sulle loro gambe e per dare loro uguale accesso al servizio sanitario nazionale.

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L'ARTICOLO SU "THE NATION" tradotto:

Accolto con scherno il premio Perdonanza conferito al Primo Ministro. Il Primo Ministro Thaksin Shinawatra non merita il Premio Internazionale Perdonanza - hanno dichiarato ieri alcuni attivisti del movimento per i diritti umani - perche' la sua guerra alla droga, nel corso della quale furono uccise circa 3000 persone, fu un grave crimine contro l'umanita', e una delle peggiori violazioni dei diriti umani nella storia della Thailandia.

La settimana scorsa, in Italia, Thaksin e' stato insignito del Premio Internazionale della Perdonanza dal Consiglio Comunale de L'Aquila e dall'Istituto della Perdonanza Celestiniana. Il premio gli verra' consegnato questa settimana in occasione del suo viaggio in Italia. Sunai Phasuk, uno degli attivisti, ha detto che l'idea di dare il premio ad un leader responsabile di una politica che ha condotto a gravi violazioni dei diritti umani sconfina nel ridicolo ed ha spiegato che "Vi e' consenso nella comunita' internazionale, includendo anche l'alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani, sul fatto che la lotta alla droga condotta da Thaksin ha portato ad alcune delle piu' terribili violazioni nella storia thailandese".

L'anno passato, dopo che il governo aveva dichiarato guerra alla droga, quasi 3000 persone furono uccise nel giro di tre mesi. Thaksin sara' il quarto vincitore del premio dal 2001, anno della sua istituzione. Ricevera' 50.000 dollari, che ha annunciato di voler devolvere ad alcune istituzioni caritatevoli italiane. Il premio, che vuole offire un riconoscimento ai personaggi che hanno avuto un ruolo importante nella promozione della pace e dello sviluppo sociale, e' stato conferito nel 2001 a Papa Giovanni Paolo II, al Cardinale Vinko Pulic nel 2002, e a Sergio Vieira de Mello nel 2003. Quest'anno e' stato attribuito a Thaksin per "aver trattato i tossicodipendenti come pazienti e non come criminali".

Ma Sunai ha detto che una brutale azione repressiva anti-droga sta mettendo a rischio il rispetto dei diritti umani nel Paese e sta ostacolando gli sforzi per combattere contro l'AIDS. E ha aggiunto: "Molte persone sono state inserite in 'liste nere' redatte alla bell'e meglio dal Governo e assassinate da ignoti banditi poco dopo essersi presentate alla polizia. Molte di loro facevano uso di stupefacenti. Eppure, esistono mezzi di provata efficacia per fermare la proliferazione della droga, nonostante fra questi non si annoveri l'assassinio".

Secondo il Segretario Generale dell'Unione per le Liberta' Civili (UCL) Phairoj Pholphet "l'assassinio extra-giudiziario" va considerato come crimine contro l'umanita'. Phairoj ha aggiunto che Thaksin, messo a confronto con le altre tre persone che avevano ricevuto il premio in precedenza, non poteva vantare atti compiuti a favore della pace. Subhatra Bhumiprabhas The Nation

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LA LETTERA DI PROTESTA all' Istituzione Perdonanza Celestiniana:

Egregio Signor Cichetti: Le scriviamo a nome di alcune delle principali associazioni che tutelano i diritti umani e la salute pubblica, in Tailandia e nel resto mondo. Abbiamo appreso di recente che la vostra organizzazione ha consegnato al Primo Ministro Tailandese, Thaksin Shinawatra, l?International Forgiveness Award, sulla base degli "sforzi del governo Tailandese nel trattare i tossicodipendenti come pazienti piuttosto che come criminali". Le scriviamo pregandola di riconsiderare la decisione alla luce delle sistematiche e brutali violazioni dei diritti umani perpetrate in Tailandia contro i consumatori di sostanze illegali, sotto la guida del Primo Ministro Thaksin.

Nel Febbraio 2003, il Primo Ministro Thaksin ha dichiarato 'guerra alla droga' in Tailandia, in apparente risposta ad un significativo aumento del consumo di metamfetamine nel paese. Riferendosi ai consumatori come "feccia della società" e "pericoli per la sicurezza sociale", il Primo Ministro ha erogato incentivi economici agli agenti di polizia e ai funzionari locali allo scopo di ?rimuovere dalla circolazione? migliaia di tossicodipendenti e sospetti consumatori, precedentemente inseriti in una 'lista nera' appositamente compilata dal governo.

Nel giro di tre mesi, circa 2,275 tossicodipendenti, o presunti tali, hanno trovato la morte in vere e proprie esecuzioni extra giudiziarie. Il 24 Febbraio 2003, tre settimane dopo la dichiarazione di 'guerra' contro la droga, l?incaricato speciale per le Nazioni Unite sulle esecuzioni sommarie, arbitrarie, o extra giudiziarie, Asma Jahagir, ha espresso profonda preoccupazione per le notizie relative ad oltre 100 morti avvenute in Tailandia, a seguito della svolta repressiva contro il mercato di sostanze illegali. Una reazione simile, tanto severa da portare Thaksin a definire gli Stati Uniti "un amico fastidioso", è stata diffusa dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.

Nelle due settimane comprese tra il 20 Febbraio ed il 7 Marzo 2003, la commissione Tailandese per i diritti umani ha ricevuto denuncie relative a 123 esecuzioni extra giudiziarie, e arresti illegali di cittadini Tailandesi ritenuti coinvolti nel mercato della droga, rispetto alle 12 denuncie ricevute nelle sei settimane precedenti. Nel momento in cui gli osservatori internazionali hanno reso visibile il loro sdegno per la politica repressiva sulle droghe promossa dal governo Tailandese, il Primo Ministro Thaksin ha ripetutamente sostenuto che la maggior parte delle morti erano dovute a "regolamenti di conti tra bande rivali di spacciatori". Sino a questo momento non è stato tuttavia possibile stabilire le vere ragioni della maggior parte di tali omicidi.

Al contrario, esponenti di primo piano del governo Tailandese hanno sostenuto ripetutamente l'escalation di violenza contro i tossicodipendenti, o sospetti tali, raccomandando al sistema giudiziario di adottare la regola dell'"occhio per occhio". Nel mese di Agosto 2003, il Primo Ministro Thaksin ha dichiarato che le forze di sicurezza Tailandesi avrebbero "sparato per uccidere" contro i trafficanti che importano droga dal vicino Burma. "Non esiste cosa sotto il sole che polizia Tailandese non possa fare", ha dichiarato Thaksin annunciando la sua 'guerra alla droga' nel Gennaio 2003. "Visto che i trafficanti sono spietati con i nostri bambini, essere altrettanto spietati con loro non è per niente una cattiva cosa".

Come senz'altro saprà, nel 2003 la Tailandia ha approvato una legge che si riferisce ai tossicodipendenti (a differenza di quanto faccia per i trafficanti) come 'pazienti', garantendo ai piccoli consumatori un trattamento di disintossicazione invece del carcere. Tuttavia, quello che in pratica succede è che sia i consumatori, sia i trafficanti sono stati vittime della brutale repressione promossa da Thaksin. Moltissimi consumatori hanno riferito arresti arbitrari e detenzioni illegali durante tutto il periodo corrispondente alla cosiddetta 'guerra alla droga'. Alcuni sono stati costretti a firmare false confessioni dichiarando di essere spacciatori di compresse di metamfetamina. Mentre un numero significativo di consumatori è stato costretto a seguire programmi di disintossicazione forzata nelle strutture governative, altri sono stati costetti alla disintossicazione dopo essere stati arrestatati arbitrariamente, o minacciati di arresto qualora non avessero accettato il trattamento. Altri hanno interrotto trattamenti che avevano volontariamente richiesto, temendo che essere identificati come tossicodipendenti esponesse al rischio di arresto o di omicidio.

Un aspetto poco noto, benché gravissimo, della politica sulle droghe promossa da Thaksin è il suo impatto sull'epidemia di HIV/AIDS in Tailandia. Si stima che in Tailandia 100.000-250.000 consumatori iniettino eroina, un comportamento che espone al rischio di infezione da HIV tramite scambio di siringhe infette. Durante la 'guerra alla droga' un numero incalcolabile di consumatori è stato costretto alla clandestinità, una condizione che ha reso impostile accedere ai pochi servizi di prevenzione esistenti in Tailandia. Altri sono stati incarcerate in istituti di pena in cui i servizi di prevenzione contro l'HIV sono del tutto inesistenti, e lo scambio di siringhe tra detenuti, un fatto di tutti i giorni. Si stima che in Tailandia circa il 40 per cento dei consumatori per via iniettiva sia sieropositivo, lo stesso dato del 1988. Nel mese di Agosto 2004, l'incaricato speciale per le Nazioni Unite per i diritti umani, Paul Hunt, ha dichiarato di temere che "la campagna antidroga [?] abbia di fatto creato le condizioni per una maggiore diffusione del virus dell'immunodeficienza acquisita in Tailandia".

Il continuo riferirsi ai consumatori come 'pazienti' da parte di Thaksin non ha nulla a che vedere con la repressione effettivamente in atto in Tailandia, ma sembra distrarre la comunità internazionale dal criticare la situazione effettivamente in atto nel paese. Nel corso della cerimonia inaugurale della XV conferenza internazionale sull'AIDS, tenutasi proprio in Tailandia, Thaksin ha annunciato che la Tailandia avrebbe implementato un programma nazionale di "riduzione del danno", un termine che si riferisce a programmi di scambio di siringhe e a programmi sostitutivi con metadone per i tossicodipendenti. Nel momento in cui scriviamo, e nonostante le indiscutibili evidenze scientifiche che hanno ormai dimostrato l?associazione tra i programmi di scambio di siringhe e la significativa riduzione della trasmissione del virus HIV, non esiste un solo programma per lo scambio di siringhe in tutta la Tailandia. I programmi sostitutivi con metadone sono scarsi e sottoposti a pesanti restrizioni, tali da renderne praticamente impossibile l?implementazione. E i pochi servizi esistenti devono fare i conti con il clima di paura che ormai circonda il consumo di droghe, e la tossicodipendenza.

Nell?assegnare l'International Forgiveness Award al Primo Ministro Thaksin, la vostra organizzazione non ha tenuto conto di tali informazioni, o le ha volontariamente ignorate. Nell'interesse di coloro che si trovano sotto la minaccia della politica repressiva messa in atto dal governo Tailandese, e per il buon nome del vostro premio, vi esortiamo a ritirare pubblicamente il premio assegnato quest?anno. Come ambasciatori internazionali del perdono e della clemenza, siamo certi che non vorrete macchiare per sempre la vostra reputazione associando il vostro riconoscimento ad una feroce campagna di repressione, denunciata più volte dalle maggiori organizzazioni internazionali.

Distinti saluti,

ACT UP/New York, New York, Stati Uniti AIDS Access Foundation, Bangkok, Tailandia Argentinian Harm Reduction Association, Buenos Aires, Argentina Argentinian Harm Reduction Network, Buenos Aires, Argentina Campaign for Popular Democracy, Bangkok, Tailandia Canadian HIV/AIDS Legal Network, Montreal, Canada Central and Eastern European Harm Reduction Network, Mosca, Russia CHAMP (Community HIV/AIDS Mobilization Project), New York, Stati Uniti Christa Cepuch, Health Action International (HAI) Africa, Nairobi, Kenia CitiWide Harm Reduction, Bronx, Stati Uniti Coordinating Committee for Human Rights Organizations, Bangkok, Tailandia Daniel Wolfe, Center for History and Ethics of Public Health, New York, Stati Uniti Division of International Health and Cross Cultural Medicine, Universita? della California, San Diego, Stati Uniti Drug Policy Alliance, New York, Stati Uniti DrugScope, Londra, Inghilterra Eliana Palazzi, Istituto di Astrofisica Spaziale e Fisica cosmica/ Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bologna, Italia European AIDS Treatment Group, Bruxelles, Belgio Foundation for Integrative AIDS Research (FIAR), Brooklyn, New York, Stati Uniti Friends of the People, Bangkok, Tailandia GAP (Grupo Português de Activistas de Tratamentos de VIH/SIDA), Lisbona, Portogallo Gay Men?s Health Crisis, New York, Stati Uniti Global Network of People Living with HIV/AIDS, Amsterdam, Olanda Grupo de Trabajo sobre Tratamientos del VIH, Barcellona, Spagna Harm Reduction Coalition, New York, Stati Uniti Health GAP (Global Access Project), New York, Stati Uniti Human Rights and Peace Information Center, Bangkok, Tailandia Human Rights Committee, the Law Society of Thailand, Bangkok, Tailandia Human Rights Watch, New York, Stati Uniti Intercambios Asociacion Civil, Buenos Aires, Argentina International Antiprohibitionist League, New York, Stati Uniti International Center for Advancement of Addiction Treatment, New York, Stati Uniti International Harm Reduction Association, Londra, Inghilterra Johns Hopkins University Center for Public Health and Human Rights, Baltimora, Stati Uniti Kazim Khan, Visiting Academic/Senior Research Fellow, SPRC Middlesex Universita? del Queensway, Enfield, Inghilterra Lega Italiana per la Lotta contro l?AIDS, Torino, Italia Lifeline, Manchester, Inghilterra New Drug Policy Alliance, Mosca, Russia New Mexico AIDS Infonet, Arroyo Seco, New Mexico, Stati Uniti North East India Harm Reduction Network, Manipur, India Open Society Institute, New York, Stati Uniti Oswaldo Cruz Foundation, Rio de Janeiro, Brasile Red de Personas Viviendo con VIH/SIDA, Mar del Plata, Argentina Russian Harm Reduction Network, Mosca, Russia Society for Community Health Rehabilitation Education and Awareness, Dhaka, Bangladesh Thai AIDS Treatment Action Group, Bangkok, Tailandia Thai Drug Users? Network, Bangkok, Tailandia Transform Drug Policy Foundation, Bristol, Inghilterra Treatment Action Group, New York, Stati Uniti Ukrainian Harm Reduction Association, Kiev, Ucraina Union for Civil Liberty, Bangkok, Tailandia Working Group for the Protection of Human Rights Defenders, Bangkok, Tailandia Zimbabwe Activists on HIV & AIDS, Mutare, Zimbabwe .

Inchiesta influenza aviaria tailandese e colloqui Berlusconi- Thaksin


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