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NOTIZIARIO del 30
agosto 2004
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Informazione : OSCE , garantire la libertà di internet Come "garantire la liberta' di informazione su internet". E' il tema dell'ultimo congresso di due giorni dell'OSCE conclusosi il 28 agosto ad Amsterdam. Il congresso ha riunito gli esperti internazionali dell'OSCE, del Consiglio di Europa, dell'Unesco, del mondo accademico, dei mezzi di comunicazione e di un certo numero di organizzazioni non governative provenienti dall'Europa, dal Caucaso, dall'Asia centrale e dall'America del Nord. I temi trattati nel convegno sono stati la legislazione e giurisdizione per le reti digitali, l'odio in rete, l'accesso alle informazioni in rete ed i problemi di autoregolamentazione, la censura e i possibili filtri. Il convegno e' stato introdotto dal rappresentante OSCE per la liberta' dei media, lo scrittore ungherese ex dissidente Miklos Haraszti. Egli ha detto che l'Organizzazione Europea per la sicurezza ha cominciato a preoccuparsi per Internet e che il suo ufficio "sta promuovendo il metodo di regolamentazione della rete meno dannoso e meno restrittivo per maggiormente garantire la liberta' di espressione su Internet". Il primo relatore al congresso - Nico van Eijk, dell'istituto sul diritto dell'informazione di Amsterdam - ha tenuto a precisare che "la base della riflessione durante questo congresso deve essere la sottolineatura di valori costituzionali fondamentali come la liberta' di informazione". Un altro dei relatori - Lodewijk Asscher, in rappresentanza della citta' di Amsterdam - ha detto che "Internet, una volta propagandato come l'ultima tecnologia di liberta', potrebbe essere convertito nella perfetta tecnologia di controllo", aggiungendo che internet e' "per sua natura, di liberta' di parola in costante flusso, mai sicura, mai pienamente garantita. Ecco perche' e' cosi' importante che dagli studenti ai legislatori si parli di questo fondamentale diritto". La lotta al terrorismo ha comportato dopo l'11 settembre 2001 un pesante inasprimento del controllo della Rete nel mondo, sia nelle democrazie sia nei regimi autoritari, come confermato dall'organizzazione Reporters sans fontieres, che ha analizzato la situazione della liberta' di espressione sul Net in oltre 60 paesi. RSF ha rilevato che "quattro paesi mettono in carcere i loro cittadini ogni qualvolta affrontano sul Web argomenti ritenuti "sovversivi": la Cina (63 cyberdissidenti dietro le sbarre), il Vietnam (7), le Maldive (3), la Siria (2). La censura delle pubblicazioni online è in rapida espansione e le dittature stanno sviluppando delle tecnologie sempre più sofisticate per filtrare la Rete." Per quanto riguarda l'Italia, l'associazione ha denunciato il decreto legislativo sulla protezione dei dati, che comporta un paragrafo sullo Spam che "potrebbe portare alla censura del Net", suggerendo che questo testo sulla protezione dei dati sia abbinato ad "un codice di deontologia per prevenire eventuali violazioni delle libertà individuali, ma per il momento non è stato ancora elaborato". In Italia e' stato poi di recente varato un decreto sul deposito del contenuto dei siti che, oltre ad essere incongruo - a giudizio dell'Osservatorio sulla legalita' - comportera' spese e fastidi per i gestori dei siti informativi, anche amatoriali, in un tentativo di classificazione gia' provato con le misure sull'editoria, che vorrebbero obbligare alla registrazione dei siti con contenuti editoriali (quindi tutti, eccetto gli e-commerce). L'OSCE cerca di equilibrare da tempo le diverse necessita' introdotte dalla rete. Due mesi fa ha tenuto a Parigi una conferenza sulle relazioni fra la propaganda razzista, xenofoba ed antisemita in internet ed i crimini razziali al fine di prevenirli e contrastarli, sempre nel pieno rispetto dei diritti individuali e della liberta' di espressione e informazione. by www.osservatoriosullalegalita.org ___________ I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE
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Speciale 2003 con rapporto OSCE sull'informazione in Italia Il Consiglio d'Europa sull'informazione in Italia Il rapporto del parlamento UE sui media Deposito
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