NOTIZIARIO del 12 luglio 2004

 
     

Elezioni USA ritardate in caso di attacco terroristi ?
di Rico Guillermo

La Casa Bianca non nega ne' conferma un'indiscrezione secondo cui potrebbe essere chiesto al Congresso di garantire alla commissione elettorale il potere di differire la data delle consultazioni elettorali in nome delle superiori esigenze di sicurezza.

L'amministrazione Bush starebbe infatti studiando la possibilita' di ritardare le elezioni presidenziali di novembre in caso di attacco terroristico. Non e' pero' chiaro chi dovrebbe prendere la decisione in caso di attentato.

Jane Harman, una importante esponente democratica del congresso e componente del comitato d'intelligence della Camera dei Rappresentanti, ha segnalato la sua opposizione, giudicando eccessiva una simile misura.

La Harman critica anche il suggerimento di Tom Ridge, ministro della sicurezza interna USA, che Al Qaeda stia operando per danneggiare le elezioni, dato che a suo dire queste conclusioni sono basate su informazioni vecchie.

"Abbiamo precise informazioni riguardo alla data, al posto ed al metodo dell'attacco - aveva detto Ridge - ma la CIA , l'FBI ed altre agenzie stanno attivamente lavorando per ottenere ulteriori dati", ed aveva aggiunto che l'attacco e' stato pianificato prima delle elezioni di novembre "per distruggere il processo democratico".

Due giorni fa erano state anche diffuse informazioni secondo le quali ci sarebbero, a giudizio delle intelligence americane, chiari segnali che Al Qaeda voglia continuare a colpire obiettivi gia' visitati in passato, e non si esclude quindi che vengano presi di mira gli aerei.

Alcune fonti affermavano invece che Al Qaeda starebbe progettando un attacco simile a quello di Madrid dell'11 marzo, in questo guidata dallo stesso Bin Laden.

I Democratici ritengono che la Casa Bianca stia cercando di creare una guerra di nervi generando panico negli Americani all'avvicinarsi delle elezioni, sperando di guadagnare il sostegno di una nazione impaurita di fronte a possibili cambiamenti. Un altro membro democratico del Congresso ha commentato che l'amministrazione Bush deve essere davvero disperata se decide di agire in questo modo.

E' una situazione politicamente piuttosto delicata, dato che i Democratici potrebbero, con le loro critiche, apparire compiacenti con i terroristi ed uscirne quindi politicamente distrutti, anche se lo stesso leader della maggioranza, sen. Bill Frist, ha commentato i rapporti delle agenzie segrete dicendo che non vi sono motivi di panico, ma solo avvisaglie di un aumento di rischio per i prossimi mesi.

Tuttavia le considerazioni dei Democratici sulle intenzioni dell'amministrazione Bush potrebbero non essere sbagliate. Il presidente non e' nuovo alle bugie, ed anche le scorse elezioni furono vinte da Bush di stretta misura e con uno "strano" conteggio di voti.

E non e' da sottovalutare la crescita nel gradimento degli Americani della coppia Kerry - Edwards, che sale al 51% contro un 45% circa di George W. Bush e Dick Cheney, secondo un sondaggio di Newsweek di questa settimana.

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