NOTIZIARIO del 11 marzo 2004

 
     

Bombe a Madrid e pillole mediatiche
di Domenico Ciardulli

Riguardo alle 13 bombe che hanno colpito la Spagna, i telegiornali, le reazioni e le dichiarazioni delle varie autorità hanno accuratamente evitato ogni riferimento alla guerra irachena e alle scelte politiche internazionali del premier spagnolo Aznar.

Il Prefetto di Roma ha rassicurato in un'intervista al Tg3 Lazio che non vi è nessun elemento di pericolo che riguardi la capitale.

Questo assordante silenzio su altre ipotesi e l'esclusivo riferimento all'ETA come matrice terroristica degli attentati lascia perplessi per vari motivi.

Gli attentati dell'ETA sono stati sempre caratterizzati da messaggi di preavviso e sono stati prevalentemente mirati verso obiettivi politici ben precisi, tranne in un caso dove l'organizzazione indipendentista ha chiesto scusa: un attentato con 18 morti in un supermercato.

Inoltre L'ETA ha chiaramente respinto ogni attribuzione odierna e da essa non è giunta alcuna rivendicazione.

Stride fortemente a questo punto l'imbarazzante silenzio dei media sulle eventuali altre ipotesi che collegherebbero questi attentati alla partecipazione della Spagna alla guerra in Iraq.

Non è difficile pensare che l'accorgimento tecnico usato nella confezione delle notizie abbia probabilmente il fine di un corto circuito sull'estensione a macchia d'olio di un allarme generalizzato tra le popolazioni dei vari paesi europei coinvolti nel conflitto mediorientale.

Ci auguriamo che non sia così ma la difficile contingenza storica ci autorizza a non escludere che di fronte ad un livello di allarme crescente e ad un sottobosco discreto di contromisure vorticose di Servizi e apparati militari, si stiano studiando le pillole anticorpali che possano addolcire e rendere digeribile la comunicazione mediatica.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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