NOTIZIARIO del 22 febbraio 2004

 
     

Nassiriya: campo di petrolio e camposanto
di Mara Muscetta*

Nella mia lettera aperta a Fassino , ho trovato sorprendente una coincidenza : ho usato , ' prima di aver letto il suo articolo , lo stesso termine di Alberto Asor Rosa, nel definire l' atteggiamento politico di Fassino e da Rutelli : IPOCRISIA . Perché?

L' ipocrisia consiste, a mio avviso , nel chiedere al governo Berlusconi di fare tutto perché sia l' Onu a gestire la situazione in Irak , un minuetto che rima col nulla , perché , invece , il Presidente del Consiglio, al momento attuale, crede più nell'esercito americano, malgrado il crescente numero di perdite , piuttosto che nei caschi blù, disarmati , a fronte della pericolosità degli sciiti.

Frattini ciaccola come può , ma é chiaramente in difficoltà di fronte alle posizioni di Bremer . Fassino e Rutelli sanno benissimo che a Nassiria ci sono dei ricchi campi petroliferi, e che l'Eni aveva contrattato l¹estrazione del petrolio con Saddam, ad ottime condizioni, perché i costi sarebbero stati scontati con la produzione del petrolio estratto,e, una volta ammortizzati i costi, la produzione seguente sarebbe stata divisa a metà tra il governo irakeno e l'ENI .

Un giornale americano ha scritto che l'Eni sarebbe diventata la più grande compagnia petrolifera del mondo. Per questo é stata inviata la missione 'umanitaria' a Nassiria, per riottenere il contratto del petrolio sottoscritto dall'Eni. Lo documenta il libro di Li Vigni, ex- alto funzionario dell'Eni, appena uscito dagli Editori Riuniti : La Guerra del petrolio.

Aggiungo che D'Alema si é vantato più volte in televisione di essere andato in Irak ,come presidente della Fondazione Italiani-Europei, con altri esponenti socialisti francesi e tedeschi, di aver parlato con membri del Governo provvisorioo irakeno, i quali gli avrebbero detto : 'FIrst, liberateci dagli americani'... (Tutti vogliono il ripristino dei vecchi con tratti petroliferi firmati da Saddam : francesi, tedeschi, italiani , e anche i russi..).

Ma gli italiani, per difendere "gli interessi nazionali " e ottenere i contratti si sono schierati con gli Usa , spaccando l'Europa , e fanno parte delle truppe di occupazione, senza mandato internazionale.

Sul campo petrolifero di Nassiria, aleggia il ricordo di 19 carabinieri, inviati, secondo Violante, "senza sufficiente copertura". Tutto il paese ha reagito con commozione alla loro scomparsa.

Del resto anche se la linea della lista Prodi punta sul rilancio del ruolo centrale dell'Onu, questo non sarà possibile prima di giugno. Bremer é stato molto chiaro: gli americani non se ne vanno, anzi , hanno anche chiesto il prolungamento della permanenza militare, oltre giugno, contro il parere degli sciiti. Anche loro che hanno speso i soldi nella guerra vogliono contratti e appalti. Cheney e la Hulliburton l'hanno fatta per questo e non mollano...

L' ipocrisia di Fassino e Rutelli consiste nel non aver detto con chiarezza che l'astensione sulla missione a Nassiria era condizionata da questi "interessi nazionali",ai quali sono interessati per il domani economico. Al tempo stesso oggi si astengono sperando di con tinuare a drenare anche i voti dei pacifisti "senza se e senza ma" : che a questo gioco , invece, non ci stanno.

La doppiezza , di togliattiana memoria , ritorna trionfante , provocando mal di pancia ed emorragie delle personalità intellettualmente oneste, come Tania De Zuleta, Falomi, Tranfaglia, e Asor Rosa..la sin istra DS spera di correggere alla Camera questo scivolone Ma non si sa se ci riusciranno.

La posizione di Barbara Palombelli a favore della missione 'umanitaria", in quanto cattolica, é stata di "registrare il disagio" in seno alla lista Prodi, ma tale posizione per il rifinanziamento della mission e é stata abbracciata anche da suo marito, ex-radicale, che a sua volta ha raggiunto con i DS il compromesso: l'astensione.

Un pacifismo molto confuso e centro-sinistrato: un compromesso fra lotta , e interessi nazionali...

La domanda é: sarà di governo o di scissione ? Con l'ipocrisia non mi pare si vada molto lontano.

* gia' direttrice dell'Istituto italiano di cultura di Marsiglia

by Bollettino Osservatorio

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