NOTIZIARIO del 3 aprile 2004

 
     

L'UE, i giovani e il futuro dei Balcani
di Rico Guillermo

Da oggi al 10 aprile un gruppo di 24 giovani della Bosnia-Herzegovina pertecipera' ad un programma dell'OSCE che prevede una visita di studio pagata a Strasburgo per imparare di piu' circa le Istituzioni europee e la partecipazione delle giovani generazioni alla difesa dei diritti umani.

"Il futuro della Bosnia-Herzegovina e' nelle mani di questi giovani" - ha detto l'Ambasciatore Robert M. Beecroft, capo della missione OSCE nella regione - "Abbiamo ideato questo progetto per aiutare a cosruire una nuova classe dirigente che abbia voglia e strumenti per agire sui cambiamenti politici, eocnomici e sociali e lavori insieme per un futuro migliore."

Non a caso il progetto - che si articola in un percorso di un anno ed e' destinato a giovani fra i 20 e i 30 anni selezionati per le loro qualita' personali e potenzialita' - si chiama "Iniziativa per una generazione di successori". I partecipanti, scelti anche con riguardo alle etnie e alle convinzioni religiose, sono esperti in discipline diverse, come politica, formazione, economia, comunicazione e ambiente.

Un recente sondaggio commissionato dall'OSCE indica che i giovani in Bosnia-Herzegovina sono incerti riguardo alla partecipazione politica, ma sono molto impegnati nelle iniziative di volontariato a beneficio della loro comunita', mentre la popolazione e' convinta che occorra una nuova generazione di leader politici.

Intanto la commissione europea ha adotato il suo programma annuale per la Bosnia-Herzegovina.

Nel 2004, con l'adozione del programma per Assistenza alla Comunita' per la Ricostruzione, lo Sviluppo e la Stabilizzazione (CARDS), saranno spesi nella regione un totale di 65 milioni di euro. Le priorita' sono state individuate in Giustizia e Affari interni (per l'attuazione della risoluzione 1503 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU sui crimini di guerra e per la lotta al crimine organizzato), Stabilizzazione democratica, ricostruzione di edifici pubblici, sviluppo economico e sociale (attualmente c'e' il 40% di disoccupati), risorse naturali e ambientali.

Dal 1991 l'Unione Europea e' il maggior finanziatore dei programmi di sviluppo e democratizzazione dei Balcani. Dal 2001, con il solo programma CARDS ha investito in Bosnia Erzegovina 326 milloni di euro.

Lo stesso programma e' previsto anche per il Kosovo, per il quale oggi sono stati stanziati ulteriori 51.5 milioni di euro per il 2004 che saranno gestiti sotto la supervisione dell'ONU e destinati in parte alla crescita della societa' civile nella regione.

Proprio due giorni fa l'ONU e le autorita' di Pristina avevano presentato un programma per prevenire le violenze come quelle recentemente verificatesi sui Serbi.

by www.osservatoriosullalegalita.org

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