notiziario 24 gennaio 2004

 
     

La salute a Napoli è ormai un "terno al lotto"
di Michele Schettino, medico

Mia madre, anni 75, si è procurata il giorno 7.12.2003 una frattura del collo chirurgico dell'omero con testa dell'omero pluriframmentaria. Abbiamo in prima istanza tentato un trattamento conservativo, risultato a 15 giorni infruttuoso (controlli Rx a 7 e 15 giorni).

Rivoltomi ad un mio collega per procedere chirurgicamente in intramoenia, mi è stato risposto che: "per un collega non esiste proprio, tua madre verrà operata senza alcun problema". Era il 23.12.2003. E' stata nuovamente immobilizzata con un tutore leggero il 27.12.2003.

Il 28.12.2003 sono andato a combattere in Gallia per risolvere la lombosciatalgia di mia sorella residente a Parigi. Il 30.12.2003, io ero in Francia e mia madre è stata accompagnata dalla sorella presso l'ospedale napoletano dove si sarebbe dovuta operare (MA QUANDO!!!), dopo aver effettuato gli accertamenti necessari presso il day hospital del reparto di fisiatria.

Il chirurgo ortopedico prescelto (che mi ha rifiutato-per motivi che solo lui conosce-il ricovero e relativo intervento chirurgico "a pagamento" come dicono a Napoli) ha riferito a mia zia che senza la sua equipe non operava ed il 4.1.2004 sarebbe partito per le ferie facendo ritorno il giorno 12.1.2004 (attenzione stiamo parlando di una frattura non di un intervento di elezione es.: protesi di anca o ginocchio).

Il giorno 11.1.2004 ho telefonato personalmente nel pomeriggio al reparto dove presta servizio questo collega, e l'infermiere di servizio mi ha riferito che il reparto era pieno ed anche le stanze adibite alla degenza privata erano occupate (protesi come volevasi dimostrare). La mattina del 12.1.2004 una sedicente infermiera ha telefonato dicendo a mia zia che il "dottore" aveva visto le analisi. MA QUANDO LA OPERI???

Adesso mia madre si trova ricoverata presso una casa di cura dell'EmiliaRomagna (dal 19.1.2004) dove stanno preliminarmente correggendo il grave linfedema della mano e dell'avambraccio sinistro, per poter poi (non sappiamo quando) procedere all'intervento chirurgico.

Io non faccio il medico in questo modo.

Non li denuncerò perchè non serve a nulla. La sanità napoletana è affidata alla cabala e al sempre efficace:" San Genna', pinsace tu".

Buona fortuna ai prossimi infortunati. Mia madre per il momento non ha risolto il suo problema.

Sto pensando seriamente di andar via, MA DOVE?

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