NOTIZIARIO 21 febbraio 2004

 
     

...E io pago!
Boss e pensioni

di red

Qualche giorno fa e' stato arrestato un boss della 'ndrangheta latitante da dodici anni.

Sul Corriere della sera Giovanni Bianconi commentava: "In tutti questi anni, però, non s'è fermata nemmeno la pensione di invalidità a carico del Fondo pensioni lavoratori che decorre ininterrottamente dal maggio 1982. Ogni mese, presso l'ufficio postale, la moglie Maria ha ritirato l'assegno giunto alla rispettabile cifra di 520 euro puntualmente pagati dallo Stato per il sostentamento del latitante".

Tuttavia i titolari di pensioni di invalidita' devono presentarsi ogni tanto per dei controlli, se vogliono continuare a percepire l'assegno. Infatti la legge stabilisce che le regioni sono competenti all'accertamento dei requisiti sanitari necessari per il riconoscimento dell'invalidità e a tale scopo si avvalgono di Commissioni mediche presso le aziende sanitarie locali.

La Commissione medica superiore presso il Ministero del Tesoro ha poi il compito di verificare la permanenza dei requisiti sanitari, mentre l'accertamento dei redditi viene effettuato entro il 30 giugno di ciascun anno dal Ministero del Tesoro che verifica la sussistenza dei requisiti con controlli incrociati fra il Ministero delle Finanze e il Casellario dei pensionati.

Sembra invece di capire che il boss non si sia mai fatto visitare in 12 anni. Possibile che continuasse a ricevere la pensione? Se si' vuol dire che il Ministero del Tesoro non sa fare i controlli e spreca il denaro pubblico.

Se invece i controlli sono stati fatti, fra tutti i controlli incrociati non se ne e' mai verificato alcuno con il casellario giudiziario. Ne' alcun medico ha mai notato stranezze, nonostante il suo stato di ricercato fosse probabilmente noto nella zona, poiche' il genero del boss, anch'egli latitante (ed arrestato contestualmente), era medico ospedaliero.

Forse la magistratura ordinaria, ma anche quella amministrativa, vorranno indagare su tutte queste gravi incongruenze verificatesi, fra l'altro, in beffa al contribuente onesto.

by Bollettino Osservatorio

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