ultimo aggiornamento 10 ottobre 2003

 
     


Scandalo pubblicita' all'asilo
di redazione

Un euro al giorno per ogni maxicartello pubblicitario, card commerciali e manifestazioni durante l'anno. Normale in tempi di centri commerciali e globalizzazione, peccato che questa proposta interessasse una scuola materna comunale. Lo denuncia il coordinamento dei comitati Roma Nord, un gruppo di associazioni che riunisce le famiglie romane interessate dal caso Antenne vaticane ed in prima linea nella lotta sulle mense, sulle scuole e tanti altri aspetti della vita sociale in cui le istituzioni della pubblica amministrazione sono assenti o colpevoli.

La pubblicita' a scuola e' dunque la proposta fatta alla Scuola dell’Infanzia comunale di Ottavia (RM). I genitori e le maestre in rivolta hanno detto “NO”. "L’ambiente scolastico - spiega Domenico Ciardulli, Segretario del Coordinamento Comitati Roma Nord - sarebbe stato “ostaggio” di 12 cartelloni distribuiti negli spazi scolastici e di una card per ogni bambino con tutta la lista degli sponsor e degli sconti. Per ogni cartello l’azienda avrebbe fornito un euro al giorno, cioè 30 euro al mese. E in più "manifestazioni" all'interno della scuola che l'azienda si impegna a fare almeno una volta l'anno. L’offerta è stata illustrata in dettaglio da un agente pubblicitario intervenuto nelle riunioni di classe. "

Ma chi dava tutto per già deciso ha dovuto fare i conti con la dura determinazione dei genitori e delle maestre che nelle riunioni di classe hanno ribadito il loro NO secco all’ingresso della pubblicità dentro la scuola. " Quale futuro per l'insegnamento, la didattica, l'edilizia scolastica, l'istruzione e l'educazione se anche le scuole aprono le porte alla cultura consumista dell’immagine e del profitto ?” si chiede Domenico Ciardulli. E ce lo chiediamo anche noi.

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