notiziario del 27 gennaio 2004

 
     

Codice Gasparri: il comune ricorre, l'assessore applica
di red

Il sindaco di Roma ricorre contro il decreto salvaantenne Gasparri, mentre il suo assessore ai lavori pubblici se ne avvale continuamente. E' un'incongruenza non di poco conto, visto che si tratta anche della salute dei cittadini, tanto che il coordinamento Comitati Roma Nord ha chiesto al sindaco Veltroni di "dimettere" l'assessore.

Il decreto Gasparri per la telefonia mobile era stato giudicato incostituzionale con la sentenza 3003 del 1° ottobre 2003 della Corte Costituzionale, per “eccesso di delega”, ma il Ministro delle Comunicazioni lo aveva gia' trasferito quasi integralmente nel “Codice delle Comunicazioni Elettroniche” (D. L. del 1° agosto 2003 n. 259) entrato in vigore il 16 settembre 2003.

Il 12 novembre scorso la Regione Toscana aveva quindi presentato ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale contro il cosiddetto “Codice Gasparri” ed il Coordinamento dei Comitati di Roma Nord aveva fatto appello al Sindaco Veltroni affinché ricorresse “ad adiuvandum” della Toscana. Accogliendo la richiesta l'ufficio del sindaco incarico' l’Avvocatura Comunale di “predisporre gli atti necessari per l’intervento del Comune di Roma nel giudizio dinanzi alla Corte Costituzionale”.

Nel frattempo l’Assessore ai lavori pubblici del Comune di Roma, Giancarlo D’Alessandro, accogliendo con soddisfazione i risultati di misurazioni del campo elettromagnetico condotte dalla “Fondazione Bordoni” ha ricordato ed esaltato i protocolli d’intesa stipulati per sua iniziativa quasi due anni fa dal Comune coi gestori, il Ministro Gasparri e l’ARPA-Lazio, che hanno aperto la strada al recente protocollo d’intesa stipulato dall’ANCI con gli stessi gestori ed il Ministro delle Comunicazioni.

Ma, sottolineano i Comitati Roma Nord, la Fondazione Bordoni "è sostenuta dalle aziende della telefonia mobile (controllato=controllore)". Inoltre "il protocollo ANCI-Gestori-Ministero si basa proprio sul “Codice Gasparri” contro cui ricorrerà il Comune di Roma, che aderisce all’ANCI. "

Ma non basta. Il Coordinamento Roma Nord denuncia che il IX Dipartimento del Comune ormai da due anni e mezzo continua a rilasciare le autorizzazioni alle installazioni delle antenne della telefonia mobile sulla base del parere dell’ARPA-Lazio e non dell’ISPESL, disattendendo le uniche normative in vigore nel Comune (Delibera di Giunta n. 5187 del 1998) e nel Lazio (Legge Regionale n. 56 del 1989). Ciò è stato anche denunciato dal Direttore del Dipartimento dell’ISPESL preposto a quel servizio (D.I.P.I.A.) in una propria nota ormai due anni fa.

Per tutte queste ragioni, il coordinamento Comitati Roma Nord ritiene che l’Assessore ai lavori pubblici Giancarlo D’Alessandro si debba dimettere, ed a tal fine ha rivolto un appello al sindaco Veltroni.

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