notiziario 30 ottobre 2003

 
     

Il simbolo dell'identita' nazionale e' il tricolore (lettera a Ciampi)

di Raffaello Morelli *

Signor Presidente,

memore del Suo dichiarato impegno di stabilire una piattaforma condivisa da tutti gli italiani, a nome dei liberali desidero richiamare la Sua attenzione sul fatto che questa piattaforma può trovarsi solo nel principio della laicità delle Istituzioni simboleggiato dalla bandiera tricolore.

Questo principio assicura il pluralismo religioso e la libera convivenza tra cittadini diversi, intenti a costruire la propria vita nel rispetto degli altri e della loro dignità umana. Voler ritrovare le radici della cittadinanza italiana in un simbolo religioso - per di più di un¹unica Chiesa, anche se maggioritaria nel nostro paese - costituisce non solo una revisione storica problematica ma soprattutto l'abbandono del criterio di separazione tra sfera politico civile e sfera religiosa che l'esperienza di secoli ha mostrato essere l'unico capace di riuscire a non evocare i mostri dell'oppressione, della violenza, della guerra e della fame.

Come Lei ha ricordato senza posa in tutti questi anni della Sua Presidenza, il simbolo dell'Italia esiste ed è la bandiera tricolore. E' stato conquistato con dure lotte, dal Risorgimento alla Resistenza, sostenute da chi stava dalla parte della libertà. E' un simbolo che riunisce italiani di fedi e culture diverse e che non implica la confusione tra radici storiche della formazione civile, politica e sociale degli italiani e il privilegiare da parte delle Istituzioni il simbolo dei cattolici rispetto a quello di altri credi, dai cristiani protestanti, agli ebrei, ai musulmani ed altre organizzazioni religiose.

Il crociano "non possiamo non dirci cristiani" è un doveroso riconoscimento culturale di quanto sono stati nel nostro paese processi storici complessi e non intendeva certo escludere gli apporti che all'identità nazionale hanno dato differenti culture religiose.

Benedetto Croce votò contro i Patti Lateranensi sotto il fascismo e in epoca democratica polemizzò duramente per l'attribuzione del Ministero della Pubblica Istruzione a un cattolico. E' difficile farne un paladino di Istituzioni confessionali.

Lo Stato laico non è un vezzo passatista. E' l'essenza di un'Italia che vuol costruire il futuro dei suoi cittadini salvaguardando la loro libertà di essere responsabilmente sé stessi.

* segretario politico della Federazione dei Liberali

by Bollettino Osservatorio

_____________

I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE COPIATI CITANDO E LINKANDO LA FONTE

 

 

indice immigrazione