notiziario 30 ottobre 2003

 
     

Il vero significato del crocifisso

di Viviana Vivarelli

La querelle sul crocifisso e' falsa e tendenziosa. Che si faccia una questione di onore e di fede sul tenere o non tenere il crocifisso in un'aula scolastica mi sembra come la guerra per la secchia rapita, pura cafonaggine.

Che poi coloro che piu' strepitano per riaffermare la forza del simbolo siano proprio quelli di Forza Nuova o della Padania, che non piegano un ciglio dinanzi ai migranti affogati in mare o addirittura vanno a dar fuoco ai pagliericci dei barboni, diventa addirittura insostenibile.

Amerei che dei bambini delle elementari come degli uomini adulti si educassero al rispetto umano e lavorassero per i poveri cristi viventi, senza rendere piu' gravosa e precaria la loro esistenza, come invece sta avvendendo, e non si dannassero l'anima nella difesa di simboli che per loro non potrebbero essere piu' vuoti.

Come ho aborrito l'applauso ipocrita al papa in parlamento quando parlava di pace e ho aborrito di nuovo i pacifisti voltagabbana che il giorno prima marciano ad Assisi e il giorno dopo approvano la risoluzione ONU, cosi' questo fervore nella difesa delle croci mentre si affossano gli uomini mi sembra vomitevole.

Mentre i diritti scompaiono e riforme ingannevoli distruggono anche il nostro futuro, questa bagarre attorno a un simbolo che non potrebbe essere piu' inapplicato non e' nemmeno umana.

Madre Teresa vide il Cristo vivente nel povero che alla stazione urlava la sua sete, e quando moriva un induista chiamava il bramino, e se era buddista chiamava il monaco buddista.

Vorrei citare anche Comboni, fatto santo in base a un miracolo compiuto da Dio su una donna islamica. Io non credo che il dio cristiano viva in un mondo a parte e porti una casacca faziosa e, se cosi' fosse, io quel Dio non lo vorrei.

Credo se il Cristo venisse di nuovo in terra toglierebbe lui per primo il suo simbolo visibile, se questo deve essere usato per dividere e confondere.

La Croce non e' un distintivo per affermare una superiorita', significa compassione e sacrificio. C'e' qualcuno che per caso se ne ricorda?

by Bollettino Osservatorio

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